Uscirà il 20 dicembre 2024, Vangelo secondo Primo (Triggger / ADA Music Italy), il nuovo concept album di Tommaso Primo. Il cantautore napoletano, noto per la sua capacità di mescolare sonorità contemporanee con tradizioni locali, torna con un’opera che si preannuncia audace e provocatoria. Dopo una lunga pausa, il nuovo progetto discografico arriva a tre anni dal precedente album, Favola Nera, e promette di continuare il suo percorso di riflessione sociale e culturale.
Il disco è stato anticipato da due singoli già in circolazione: “Jesus Christ Super Saiyan” e “Blue Angel”. Entrambi i brani offrono uno spunto per entrare nel cuore del nuovo progetto musicale. Il primo singolo, Jesus Christ Super Saiyan, rappresenta un’esplosiva fusione di influenze urban-rap, reggaeton e latin. Nel testo, Tommaso Primo prende in giro il consumismo e la politica moderna, proponendo una rilettura contemporanea della figura di Gesù Cristo, rivisitato attraverso il dialetto napoletano. Il brano affronta temi di grande attualità in un’ottica provocatoria e ironica, caratterizzandosi per una scrittura che coniuga la tradizione musicale partenopea con sonorità più moderne e internazionali. Il secondo singolo, “Blue Angel”, è una ballata che narra la storia d’amore impossibile tra un angelo di nome Blue e il diavolo, i quali decidono di sfidare le leggi divine per cercare rifugio nel mondo degli esseri umani. Un brano dall’atmosfera più intima e riflessiva, che si allontana dalle sonorità ritmate del primo singolo, ma che conserva la stessa forza emotiva e l’originale fusione di generi. L’album, che uscirà in digitale e in formato vinile autografato, è composto da 10 tracce che riflettono la sua visione artistica e il desiderio di esplorare temi universali attraverso il filtro della sua esperienza personale. La tracklist di Vangelo secondo Primo include: Jesus Christ Super Saiyan, Fiori nel Sahara, Blue Angel, Maddalena, Alchemica Preghiera D’amore, Mamma Sole, ‘E Suonne, Devil e Giuda.
Ogni brano sembra essere un piccolo capitolo di un racconto più grande, in cui Tommaso Primo si confronta con temi esistenziali, spirituali e sociali, in un percorso che oscilla tra il sacro e il profano, il personale e l’universale. La copertina dell’album, realizzata dal disegnatore e animatore napoletano Francesco Filippini, è un ulteriore elemento che riflette l’essenza del disco. L’immagine rappresenta un viaggio intimo, intriso di solitudine e pensieri contrastanti, elementi che sono al centro del concept di Vangelo secondo Primo. La copertina si fa specchio di una musica che non si limita a raccontare storie, ma che invita l’ascoltatore a un’esperienza di riflessione profonda. Il titolo, volutamente irriverente, non vuole soltanto provocare, ma anche stimolare una libera interpretazione da parte del pubblico: una critica sociale, una riflessione esistenziale, o forse una semplice raccolta di brani pop, urban e latin.
Tommaso Primo, classe 1990, è uno dei nomi più interessanti della scena musicale napoletana. Cresciuto a Napoli, inizia a scrivere canzoni all’età di tredici anni, utilizzando principalmente la lingua napoletana. Il suo primo singolo, Canzone a Carmela, esce nel 2011, ma è con Gioia (2013) che raggiunge un pubblico più ampio, accumulando milioni di visualizzazioni su YouTube. Il suo primo album, Fate, Sirene e Samurai (2015), e il secondo 3103 (2018), lo consolidano come uno degli artisti più originali e innovativi della scena musicale campana. Nel 2019 si trasferisce a Londra, dove collabora con il produttore irlandese Pete Briquette. La sua carriera ha sempre esplorato temi di grande attualità, come la sessualità e la cultura napoletana, come dimostra Favola Nera (2020), un concept album che racconta storie di Napoli in chiave intima e provocatoria. Con “Vangelo secondo Primo”, Tommaso Primo prosegue la sua ricerca musicale e sociale, mescolando influenze pop, urban e latin con la sua visione unica del mondo. Questo nuovo lavoro non solo arricchisce il panorama musicale italiano, ma invita anche a una riflessione più profonda sulle dinamiche culturali e sociali che ci circondano. Un album che promette di non passare inosservato e che, come sempre, sfida le convenzioni con la sua audacia e originalità.