La Norvegia eterna. Quella incendiata nelle lunghe notti invernali dalla fiamma del Black Metal più oltranzista e fedele alla linea. La casa dei Mayhem e dei Carpathian Forest. Questo riecheggia nell’album dei Beastcraft. Portentosa macchina da guerra proveniente proprio dalla fredda Norvegia. Qui ci troviamo in pieno territorio Black Metal. Tutto è allineato alla più rigida ortodossia del Metallo Nero. L’immagine. Face-painting di ordinanza con catene comprese. Tonalità dominante fondamentale e assoluta il nero più nero. Il sound, poi, è Black Metal allo stato puro. Questi Beastcraft non inventano nulla di nuovo nel settore, ma come suonano fa davvero rabbrividire. Una voce sguaiata che sembra essere direttamente collegata all’Ade. Voce recitante di blasfemie e abissi inenarrabili. Chitarre che segano l’aria con riff continui e senza sosta. Un infierire continue senza alcuna pietà per noi. Una basa ritmica in grado di far sembrare cosa reale il rumore dell’aldilà. C’è da rimanere atterriti e terrorizzati. “The Infernal Gospels of Primite Evil” è un album molosso di vero Black Metal tradizionalista ed ortodosso. La band nasce nel 2003 per sciogliersi di recente. I Beastcraft erano essenzialmente Nefas (morto nel 2012) e Sorath. Infatti l’album uscito nel 2012 è postumo ed è stato pubblicato dalla indie di Singapore Pulverised Records assieme a un DVD. Le ultime tracce dei Beastcraft sono un Ep (“Nocturnal Reference”) e uno Split assieme ai Black Altar intitolato “Winds of Decay”/”Occult Ceremonial Rites”. L’anno di tali release è il 2017 come l’album che abbiamo recensito. Peccato che non esistano più perché suonavano Black Metal tradizionalista e senza alcun cedimento a mode o trend. Che l’eterna fiamma maledetta custodisca il vostro grido di terrore…
- Aapenbaring
- Demonic Perversion
- Deathcraft and Necromancy
- The Fall of the Impotent God
- Her Highness of Hell
- Reborn Beyond the Grave
- Waging War on the Heavens
- The Devil’s Triumph
- The Beast Descends
Sito ufficiale http://www.deathcibel.com/beastcraft/
Sito ufficiale della Pulverised Records https://www.pulverised.net/