E’ morto Paul Di’ Anno, un altro dei miei idoli

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Paul Di’ Anno ha accompagnato la mia infanzia di metallaro militando nei Iron Maiden dal 1978 al 1981. In quegli anni ha marcato a ferro e fuoco la nascente NWOBHM. Cantante eccezionale. Una presenza live forte. Carismatica. Ed ora il mio fratello Paul ha finito la sua corsa dopo anni di pura sofferenza dovuta a varie malatttie ossia depressione cronica e diabete. Poi la dolorosa amputazione della gamba destra. In breve, un altro dei miei eroi se ne va e rimango angosciato e distrutto. Nonostante questa menomazione, simile a quella di Steve Grimmett dei Grim Reaper, è riuscito ancora a salire sul palco. Da oggi salirà sui palchi del Vahlalla. Paul era nato Chinford il 17 Maggio del 1958. Il suo curriculum è amplissimo. Con gli Iron Maiden, i suoi amati Iron Maiden, diede alla stampa due album fondamentali per noi metallari. Ossia “Iron Maiden” e “Killers”. Album storici, album che hanno determinato l’Heavy Metal, album leggendari. Ma forse il verso testamento musicale di Paul Di’Anno è il leggendario “The Soundhouse Tapes” uscito il 9 novembre del 1979. Uno dei manifesti per eccellenza della NWOBHM. Naturalmente dopo l’abbandono dei Maiden fu coinvolto in altri progetti come Di’Anno, GogMagog, Battlezone, Killers più alcuni anni in Brasile e collaborazioni varie con molti chitarristi. Ed ora l’addio alla vita. Si era parlato di una sua partecipazione al cinquantenario dei Maiden. Ti ricorderò per sempre caro mio Paul. Quei leggendari concerti a cui ho assistito e dove ho imparato cosa fosse l’Heavy Metal, il suo spirito quasi-punk, la sua voce arrabbiata. Quel suo mondo che oggi è scomparso per sempre, ma che vivrà nel mio cuore di metallaro dal 1975 in poi. Mi mancherai grande shooter. Ti voglio bene.