Assistere ad una prova generale di un tour è cosa assai rara, ma quella a cui mi hanno invitato è stato un vero e proprio concerto, così come ha detto dal palco Luciano Ligabue, ringraziando i presenti (chiamati “I miei amici”), tra cui i felicissimi compagni di Ragioneria con cui il cantautore è in costante contatto e con cui ha festeggiato il 50esimo anniversario del loro primo giorno di scuola. Tutte le premesse vengono confermate dallo svolgersi della serata, avvolta in una sorta di mistero, come ci fanno intuire gli abitanti di Correggio che ci chiedono come mai ci fosse tanta gente al numero 9 di Corso Cavour: ben 11 van di colore nero (e dai vetri oscurati) sono parcheggiati davanti al teatro ed il mio è il numero 9 …
Si apre la tenda e sul palco riconosciamo Federico Poggipollini (che da 30 anni lo accompagna come chitarrista), Davide Pezzin al basso, Luciano Luisi alle tastiere e Lenny Ligabue, il primogenito di Luciano che (per la prima volta) sarà in tour con il padre. Sono proprio questi i valenti musicisti con cui il Liga si appresta ad un tour (dopo l’uscita dell’album Dedicato a noi) che lo riporta nei teatri, dopo ben 13 anni dalla precedente esperienza. Questa la scaletta che hanno proposto, divisa in due parti e con il canonico intervallo di 10 minuti, tipico delle rappresentazioni nei teatri: Leggero, Ti Sento, Questa è La Mia Vita, Dedicato a Noi, Tutte Le Strade Portano A Te, Vivo Morto o X, Freddo Cane in Questa Palude / Angelo Della Nebbia, Quella Che Non Sei, Ho Messo Via, Happy Hour + Sono Qui Per L’Amore, Piccola Stella Senza Cielo, Atto Di Fede, Il Giorno Di Dolore Che Uno Ha, Non è Tempo Per Noi, Le Donne Lo Sanno, La Metà Della Mela, Balliamo Sul Mondo, Tra Palco e Realtà, Certe Notti, Urlando Contro Il Cielo, Taca Banda.
Il canovaccio prevede “quadri” di 2 o 3 brani e qualche chiacchiera: queste ultime sono o a ruota libera o letture tratte dalla sua recente autobiografia (edita da Mondadori), nata nei mesi della pandemia. Piano piano scopriamo che quello a cui Ligabue ci ha invitato è qualcosa di più di un semplice evento, perché siamo sommersi di informazioni (oltre che sull’imminente tour teatrale) anche sul prossimo futuro, fatto di un mega evento in programma il 21 Giugno al conosciuto Campovolo. L’abile macchina organizzatrice (coordinata da Riccardo Vitanza con l’aiuto di tutta ParoleEDintorni, tra cui in primis Giulia Orsi) è perfetta, ma anche rigida nella tempistica nel richiederci di diffondere queste notizie rispettando un calendario fatto di date ed orari. Ma al Teatro Asioli ancora non tutto ci è rivelato e quindi ci godiamo lo show musicale e le altre informazioni che ci ammaliano ….
Scopriamo così che padre e figlio (Luciano e Lenny Ligabue) sono reduci da un viaggio negli States e che la zingarata li ha molto soddisfatti, soprattutto quando hanno capito che Nashville è ancora una galassia tutta musicale .. il Liga non ha mai scelto I singoli che uscivano per lanciare un suo album ed il compito era affidato alla discografia, ma ad uno di questi è molto legato e si riferisce ad Atto di Fede, per il quale avrebbe voluto maggiore fortuna .. la prima stesura della celebre Balliamo sul Mondo si intitolava Eroi di Latta e con l’allora suo produttore (si riferisce ad Angelo Carrara) ci furono delle discussioni, perché il testo era abbastanza al vetriolo .. Buon Compleanno Elvis è un album che uscirà in una edizione deluxe, contenendo outtakes che stanno cercando tra le tante incisioni fatte in studio. Dopo aver ricordato che questo è anche il primo tour senza il suo storico manager Claudio Maioli (a cui manda un saluto nel suo ritiro in Sardegna), il Liga ci emoziona citando la cassetta con Il Giorno di dolore che uno ha, inviata al sofferente Stefano Ronzani, giornalista con cui aveva una amicizia particolare…
A fine concerto siamo soddisfatti ed ancora spiazzati su dove ci sarebbe stato l’incontro tra noi e lui: gli undici van stanno scaldando I motori ed io mi avvicino al “mio” numero 9, discutendo con altri colleghi: sembriamo comparse di un film della serie Mission Impossible ed io rifletto a voce alta sull’aspetto prettamente musicale di quello a cui abbiamo assistito. Concordo con il Liga quando si meraviglia della bravura di suo figlio Lenny e del pathos che crea da dietro la batteria: Luciano Luisi con le tastiere è una orchestra completa e capiamo perché sia stato anche il produttore musicale di album come Mondovisione, Giro del Mondo e Made Italy .. mentre la piacevole sorpresa è Davide Pezzin che gioca con il contrabbasso, ricordando che molti artisti famosi (come Elisa, Ivana Spagna, Alex Britti) l’abbiamo voluto come bassista per supportare la base ritmica. Dulcis in fundo Federico Poggipollini: se ancora non l’avete, vi consiglio il suo Canzoni Rubate (pieno di cover e duetti) che ci delizia con la grazia e precisione, sfoggiando una lunga carrellata di chitarre ed altri strumenti a corda, tra cui uno fatto in economia da una scatola di sigari. Quando poi gioca con lo slide ed il bottleneck, ci fa quasi rabbia …
Alle 21 abbondanti ci infiliamo nei van e manca solo che venissimo incappucciati, come capitava a Tom Cruise: ma questa è un’altra storia delle ore passate con Ligabue…