Già nel 2016 scrissi di Berg che con il suo “Solastalgia” mi aveva favorevolmente impressionato. Ora con “Skin Deep” e con un nome parzialmente modificato da Berg a Bjrg, ci troviamo di nuovo a scrivere di un ottimo lavoro musicale. Più conforme la confezione rispetto a quella triangolare del precedente lavoro, il disco è un po’ più lungo: nove canzoni per 22 minuti. Sembra essere rimasti nel 2016, perchè rimaniamo sempre in quel posto: l’uso della voce nuda, due microfoni, una loop station e due pedali delay. Si tratta in questo caso di un concept album sulla pelle ed anche l’organizzazione dei titoli non è causale ma dietro c’è una struttura ben precisa: ogni titolo è una parola presa dal brano precedente che viene sviscerata all’interno della canzone successiva formando una frase completa che leggerete sotto con l’elenco delle tracklist. Un grande album per me, per un artista che, con la sua elettronica pop minimale, ma con suoni aperti, quasi gospel, va scoperto.
La tracklist
- Out
- In the
- Flesh
- Nothing
- But
- Skin
- Is
- Unseen
- Firework