Dopo il rifiuto iniziale di Aretha Franklin, Dusty Springfield incide un brano che porterà al successo, Son Of A Preacher Man
Nei primi mesi del 1968, John Hurley e Ronnie Wilkins, (autori della hit Love of the Common People, portata al successo dei Four Preps) avevano scritto un brano convinti che fosse perfetto per Aretha Franklin. Nella loro testa infatti pensavano che Aretha, figlia di un predicatore, potesse interpretare meglio di chiunque altro un brano che parlava proprio del figlio di un predicatore che insegnava tutto sull’amore alla ragazza di cui si era invaghito.
Contrariamente alle loro aspettative, però, Aretha si rifiutò di registrare quel brano ritenendolo “poco rispettoso” nei suoi confronti..
La canzone invece piacque moltissimo a Jerry Wexler, direttore artistico e socio della Atlantic Records che decise di proporlo alla stella nascente della musica inglese Dusty Springfield appena messa sotto contratto dall’etichetta di Wexler e dei fratelli Ertegun.
Nacque così Son of a Preacher Man, uno dei più grandi successi della carriera della Springfield che andò a impreziosire il magnifico Dusty in Memphis, l’album pubblicato dalla Atlantic nell’inverno del 1968.
Due curiosità: le voci femminili di back up erano quelle delle Sweet Inspirations, quartetto vocale capitanato da Cissy Houston, mamma di Whitney. Quindi, in seguito al successo del pezzo e alle numerose cover che ne vennero fatte anche Aretha Franklin due anni dopo si decise a cantarlo.
Oggi esiste anche un drink chiamato “Son of a Preacher Man” fatto di menta, gin o vodka e limonata.