“Diario di bordo” dedica la sua ultima puntata del 2023 al compositore Francesco Antonioni.
Dopo gli studi tra Accademia Nazionale di Santa Cecilia e Royal College of Music di Londra, Francesco Antonioni porta avanti la sua carriera di compositore. Musica per orchestra, voci, musica da camera e musica elettronica, Francesco fonde spesso stili e tradizioni musicali diverse.
Nel 2001 una sua partitura per quartetto d’archi composta per Smith Quartet viene presentata alla Biennale di Venezia. Nel 2002 scrive “Chat-Opera” per un ensemble composto da cinque cantanti, due attori, un’orchestra amplificata e un DJ, affidando la messa in scena a Carlo Boccadoro. L’opera teatrale fu presentata al Piccolo Teatro di Milano e al Teatro Regio di Torino. In seguito alla selezione all’International Rostrum of Composers, l’opera fu trasmessa dalle stazioni radio di tutto il mondo.
In seguito la carriera di Francesco Antonioni continua muovendosi tra composizioni e collaborazioni per le maggiori orchestre e festival internazionali e tra queste Ensemble Modern (Francoforte), Birmingham Contemporary Music Group (UK), MiTo Settembre Musica (Torino e Milano), la Biennale di Venezia (2001, 2010, 2016), l’Albany Symphony Orchestra (USA) e il Bielefeld Opera Theatre (DE), collaborando con e scrivendo per musicisti come Antonio Pappano, George Benjamin, Vladimir Ashkenazy, Evelyn Glennie, Yuri Bashmet e Beatrice Rana. Molte delle sue composizioni sono pubblicate su Ricordi.
Nel rapportarsi con il format “Diario di bordo”, Francesco Antonioni decide di presentare non dei brani conclusi, ma una serie di appunti, di composizioni ancora aperte se non in nuce, presentati come punti di passaggio in un percorso dal porto ancora incerto. Su queste esecuzioni si innestano le discussioni con il conduttore Matteo Moretti, nel tentativo di guardarsi indietro, focalizzare il presente e presagire le destinazioni future di evoluzioni ancora in fieri.
La puntata è visibile sul canale YouTube dell’ Astronave Recording Studios.