Quasi, un artista che cammina sul filo delle sue emozioni, in questo nuovo singolo in uscita il 22 Febbraio su tutti i digital store torna con i suoi giochi di parole a partire già dal titolo “Quasi quasi“. Fingere di avere risposte certe non fa parte di lui, preferisce esprimere ciò che pensa liberamente, anche se a volte è un rischio. La vita è spesso un percorso incerto, a volte si ha l’impressione di “camminare sul filo di un rasoio”, e ogni passo che si fa rischia di lasciare un taglio profondo, ma sono i rischi che ci fanno migliorare.
Nato a Roma nel 1991, Fulvio Felici ha avuto da sempre una profonda passione per la musica: all’età di 14 anni inizia a suonare la chitarra da autodidatta e nell’arco di poco tempo imbraccia il basso per poi iniziare a suonare nella sua prima cover band di musica punk rock. Sempre negli anni delle superiori, conferma la sua completa predilezione nella musica trovando una forte devozione in tanti generi diversi tra loro, come per esempio il Blues (es: Blues Brothers,Nine below zero…), Country (Alan Jackson), Classic rock (John Fogerty, Crosby Still, Nash , CCR). Anche nel panorama musicale italiano trova una forte propensione a cantanti poco ascoltati dai teenager come per esempio (saltando da un genere unico ed isolato ad un altro) Angelo Branduardi e Radici nel cemento. Grazie a questa varietà di generi riesce ad avere diverse opportunità di crescita in vari gruppi tra cui duetti acustici, implementando l’armonica ed il banjo al suo arsenale. A 19 anni si trasferisce a San Diego (California, US) ed inizia a studiare Jazz History ed Engineer of Sound presso il Mesa College e ben presto comincia a suonare anche la batteria e il flauto irlandese. Grazie all’ascolto continuo e quasi ossessivo di Patrick Stump (Fall Out Boy) inizia a comporre i suoi primi brani completi usando chitarra e voce (e Guitar Pro per partiture complete di batteria) cercando sempre di variare le linee vocali nelle sue canzoni così da renderle il più singolari ed uniche possibili. Proprio a San Diego trova il punto di svolta nella sua vita musicale, trovando nella Produzione la “soluzione” al suo desiderio di lavorare ad un album Punk/Rock. Inizia dunque a produrre i suoi primi brani in studio presso gli studi del college approfondendo quotidianamente le sue conoscenze.
Tornato in Italia nel 2014 per motivi familiari, trova un mondo musicale decisamente diverso da quello a cui era ormai abituato negli Stati Uniti, ovvero un mondo che fatto di grandi opportunità di vario genere; per questo motivo prende con molto rammarico la decisione di abbandonare la musica… decisione che ovviamente non riesce a mantenere per più di qualche mese e nel 2015 inizia a lavorare sul suo primo album Rap.
L’idea è quella di un album con sfumature anni 90, con i richiami del funk e tendenze molto simili a quelle degli Articolo 31. Scrive i testi, crea le strumentali implementando nei beat chitarre e armonica, campioni di Glen Miller come “Pennsylvania6500” (y: 1940) si occupa della produzione, registrazioni, mix e mastering.
A questo progetto, nel quale si mette in gioco con lo pseudonimo di “Fluzio” (soprannome ereditato dai tempi del liceo), pubblica i suoi brani sulle principali piattaforme come Youtube e Spotify, raggiungendo con il suo primo video della canzone “Sto Arrivando” quasi 90.000 view. Nel 2016 scrive “Niente di personale” e ha l’opportunità di avere “Lo Strego” (pseudonimo di Nicolas Burioni) sul ritornello. Sempre sotto nome di “Fluzio” nel 2018 inizia a lavorare ad un progetto di musica rap abbastanza più “cupa” rispetto al passato, lavorando molto su Instagram e pubblicando esclusivamente su Spotify. Mentre lavora con due produttori ad un nuovo brano rap, inizia a sentire il bisogno di comporre dei ritornelli che possano essere di facile ascolto per tutti, alternando così strofe rap molto serrate a ritornelli melodici. Il tentativo non è dei migliori, ma proprio grazie a quella prova nasce per gioco l’idea di quello che poi diventa dopo pochi mesi il suo primo brano pop; Stiamo parlando di “IQOS”, uscita successivamente come quinto singolo del progetto a distanza di 3 anni dalla sua prima stesura sotto etichetta Gotham Dischi distribuita da Ingrooves di casa Universal. Il nome “Quasi” cerca di ironizzare sulla difficoltà personale dell’artista di etichettarsi nei vari contesti sociali, proprio dove solitamente si cerca una propria “carta di identità”. Apre l’anno 2023 con 2 uscite in 2 mesi. La seconda è esattamente un gioco di parole con il proprio nome, non a caso Spotify ci dice di ascoltare “Quasi – Quasi quasi”.