Gli Holy Terror sono stati una band significativa del movimento Thrash della California della seconda metà degli anni ottanta, Per certi versi lo spirito di quella leggendaria band è presente nei Mindwars gruppo Thrash Metal autore di tre prevegoli album dal 2014 in poi. Batterista della band è l’italiano Roby Vitari che in Italia si è distinto per la militanza in Headcrasher, Jester Beast e nei rinati Creepin’ Death. A lui abbiamo rivolto alcune domande per presentarci questa band che unisce gli States all’Italia.
“Do Undo Others” è da qualche mese fuori, quali le reazioni di pubblico e stampa specializzata? “DUO è il nostro terzo album e il primo reaiizzato da Dissonance Productions. Abbiamo ricevuto per lo più ottime recensioni e, ovviamente, qualcuna più “critica” (cosa che chiaramente consideriamo costruttiva e necessaria per migliorarci e crescere ulteriormente come band).”
In che modo è il continuatore di “Sworn to Secrecy”? “L’album è una sorta di finale di un concept iniziato con “The Enemy Within” e proseguito con “Sworn To Secrecy”. Il filo conduttore è la nostra mascotte Wally (che è il personaggio presente in tutte e tre le le copertine) che nasce in un ambiente di totale manipolazione tecnologica (TEW), si evolve nella consapevolezza della corruzione e cattiverai umana (STS) e infine sublima e raggiunge l’illuminazione in DUO. A livello musicale, il primo album può essere considerato un po’ più di una demo contentente canzoni parte delle quali sarebbero ipoteticamente dovute finite su un eventuale terzo album degli Holy Terror (purtroppo mai uscito), “Sworn To Secrecy”, è stato il primo album scritto in toto dalla band con un processo più profondo e mixato/masterizzato dal grande Bill Metoyer (Slayer, DRI, WASP, Fates Warning, Sacred Reich etc) e infine, DUO, il disco più completo e maturo (fino ad ora) su cui abbiamo lavorato più a lungo e in maniera più accurata.”
Ci vuoi introdurre “Do Undo Others” in poche parole? “Come per TEW e STS, la scrittura, la registrazione e la produzione di DUO è stata fatta a distanza, tra il mio studio Number 8 Studio a Torino e l’home studio di Mike a Los Angeles. Chiaramente ciò ha comportato la limitazione nella spontaneità che può nascere componendo tutto assieme in sala prove ma, la formula “long distance” ha funzionato bene anche stavolta.”
Quale gli episodi più interessanti di “Do Undo Others”? “Sicuramente, fino ad ora DUO è il nostro disco più “maturo” e rappresenta il primo capitolo che segna il passaggio dalla Punishment 18 Records (che ha realizzato i nostri primi 2 albums) alla Inglese Dissonance Productions (con cui abbiamo un deal per un altro disco). I miei episodi preferiti sono “Blacklisted”, “Conspiracy” e “The Four Turning”.”
Vorrei sapere di cosa parlano i vostri testi? “A questa domanda dovrebbe rispondere Mike che si occupa delle liriche. Possso dirti che I temi toccano riflessioni sui mali dei nostri tempi come corruzione, religione, manipolazioni mediatiche, controllo delle masse, ambientalismo etc.”
Un vostro brano nasce da un riff oppure da un qualcosa che vi ha particolarmente colpito (un fatto, ad esempio…)? “Generalmente nascono da riffs di chitarra ma poi in fase finale, Mike scrive i testi e li adattiamo alla musica.”
Quando avete iniziato a registrare “Do Undo Others”? “DUO è stato registrato tra Torino e Los Angeles nella primavera/estate del 2017. Mixato a Los Angeles e masterizzato in Inghilterra a fine 2017.”
Siete andati on tour dopo la pubblicazione del vostro nuovo album? “Abbiamo fatto alcuni live in Europa e SudOvest degli Stati Uniti nel 2018 a supporto di Do Unto Others come in passato per The Enemy Within e Sworn To Secrecy.”
Qual’è la situazione attuale della band? “Al momento Mike ed io viviamo nella stessa area (Greater Los Angeles) mentre Danny (Pizzi, bassista), vive ancora in Italia.”
State lavorando a un nuovo album? Ci volete dare tutte le anticipazioni disponibili? “La maggiore vicinanza tra Mike e ci sta aiutando molto nel processo di scrittura del prossimo album (che è previsto per il 2020).”
In che modo i Mindwars continuano l’opera degli Holy Terrors? “Holy Terror é stata una band straordinaria che ha lasciato un’impronta unica ed indelebile nel panorama speed/thrash della fine degli anni 80. Essendo stato Mike uno dei membri originali e presente in entrambi i loro 2 incredibili album, per cui la similitudine è consequenziale. Chiaramente l’unico punto in comune è la chitarra e la composizione di Mike, per il resto, siamo 2 realtà differenti composte da persone differenti.”
Perché hai deciso di trasferirti in America? “È stato un mio sogno sin da quando ero un teen-ager. Ho viaggiato in California in passato e dopo aver iniziato l’avventura Mindwars nel 2014 si è presentata la possibilità concreta di ricollocarmi qui. Non è stato per niente facile ma sono finalmente riuscito a realizzare il mio sogno lavorando come batterista professionista, insegnante di batteria (GM Drum School USA) ingegnere del suono e produttore musicale nella sede di Orange County del Number 8 Studio nonché essendo membro votante della Grammy/Recording Academy (Sezione di Los Angeles).”
In base alla tua esperienza…cos’è che non va in Italia? “13. Non voglio assolutamente sputare sentenze e giudizi anche perché le esperienze sono sempre personali e soggettive. Mi viene solo in mente che in Italia forse manca un po’ di meritocrazia e conseguentemente è più difficoile realizzarsi e mettere a frutto le proprie capacità.”
Sei batterista…cosa che ti affascina in questo strumento e, quindi, hai deciso di diventare batterista? “Ho scoperto la batteria innamorandomene perdutamente a 3 anni ascoltando musica dai fischi dei miei genitori ma ho dovuto attendere fino a 13 anni (quando i miei mi hanno regalato il primo drum kit) per farne la mia ragione di vita.”
Siamo giunti alla fine dell’intervista…qualche parolina per i nostri lettori? “Da lì a pochi anni ho fondato, assieme ad amici nella mia città di origine Cosenza, la mia prima band (Headcrasher) con cui ho realizzato 3 demo, 2 album e una raccolta uscita nel 2017 tramite Punishment 18 Records. Ho suonato in diverse realtà nazionali (The Art Of Zapping, Thos Evol Taste, Jester Beast, Creepin’ Death e negli anni molte altre) e collaborato con tantissimi artisti e musicisti incredibili. Da li, non ho mai smesso ?? Ringrazio tantissimo la redazione e i lettori per questa chiacchierata e lo spazio concessomi. Restate sintonizzati con la band per news riguardo il prossimo disco.”
Sito ufficiale dei Mindwars http://www.mindwarsofficial.com/
Sito ufficiale della Dissonance Productions https://www.dissonanceproductions.co.uk/
Recensione di Do Undo Others https://www.musicalnews.com/articolo.php?codice=39375&sz=4