Tributo agli eroi del rock ‘n’ roll per Freddie Mercury e soci a Monaco Di Baviera: lì i Queen incidono “Crazy Little Thing Called Love”
Monaco di Baviera, estate del 1979
Dopo una lunga tournée in Giappone, i Queen avevano deciso di andare a registrare il nuovo album (quello che si sarebbe intitolato The Game) negli studi Musicland, il quartier generale di Giorgio Moroder nella città tedesca. Era stato il loro nuovo produttore Reinhold Mack a suggerire loro di spostarsi lì, attratto dalle modernissime apparecchiature degli studi e dai suoni elettronici utilizzati da Moroder nelle sue produzioni.
La band risiedeva nel lussuoso Bayerischer Hot, un albergo storico nel cuore di Monaco. E, una sera, proprio nella stanza dell’hotel (qualcuno dice dopo essersi fatto un bel bagno caldo…) Freddie Mercury aveva acchiappato la sua chitarra acustica e, in una decina di minuti, composto un pezzo che suonava come un piccolo grande tributo al rock and roll degli anni ’50 e ai suoi eroi di quell’epoca: Elvis Presley e Cliff Richard.
Il giorno dopo si era precipitato in studio e aveva esortato Reinhold Mack a registrarlo subito. La canzone che Freddie aveva chiamato Crazy Little Thing Called Love aveva il classico incedere rockabilly tipico di certo rock and roll dei Fifties, tanto che Mack aveva costretto Brian May a lasciar la sua Red Special e ad imbracciare una Fender Telecaster proprio come quella di James Burton, chitarrista di Ricky Nelson e di Elvis.
Il singolo sarà il primo numero uno negli Stati Uniti per la band di Freddie Mercury.