Organizzata dall’Associazione Lucana Firenze, ha visto Beppe Chierici come protagonista indiscusso: il libro infatti contiene il suo lavoro certosino, dedicato alla raccolta delle 170 canzoni edite con a fianco la traduzione, realizzata con la conoscenza diretta dei doppi sensi che l’artista usava. Questo è stato possibile dalla frequentazione storica tra Brassens e Chierici: non sono leggende, ma vi sono le lettere che lo certificano e sono contenute all’interno del libro.
Introdotti da Giancarlo Passarella, i partecipanti alla serata sono stati Mirko Dormentoni (presidente del Quartiere 4 del Comune di Firenze che ha ospitato la premiere nella splendida Sala del Consiglio), Antonella Di Noia (presidentessa dell’Associazione Lucana Firenze), Barbara Innocenti (ricercatrice della Facoltà di Lettere dell’ateneo fiorentino), Franco Villani (editore del libro) e Beppe Chierici, il quale (invece di parlare della sua frequentazione con Brassens) ha cantato alcune canzoni, spiegandone appunto i retroscena storici e politici.
Ma la domanda che ci siamo fatti è stata perché c’era tanta Basilicata in questa serata? Il motivo è semplice e misconosciuto al grande pubblico: sua mamma Elvira era nativa di Marsico Nuovo (paesino in provincia di Potenza). Amante delle belle arie napoletane, ha educato suo figlio Georges con questi suoni e ricordi italiani; di Calvello sono originari anche Giancarlo Passarella e Franco Villani e la stessa casa editrice ha sede proprio in questo simpatico borgo potentino, poco distante da Marsico Nuovo.
Come ha sottolineato la professoressa Innocenti dell’Università di Firenze (ed ovviamente si occupa di Letteratura Francese), con quello che è stato detto dai vari relatori (e soprattutto da quello che il libro contiene), finalmente si può comprendere l’humus su cui è cresciuta la vena poetica di Brassens, rapportata ad una società francese che aveva necessità di possedere una voce dedicata agli emarginati ed agli ultimi. Forte dei 50 milioni di dischi venduti, il lucan/francese Georges Brassens ha conquistato il mondo, avendo però in Italia solo una notorietà parziale.. almeno sino a Venerdì 10 Giugno, quando il libro Georges Brassens, Amico Mio ha svelato molto di più e ci ha consegnato un Beppe Chierici emozionato, irrefrenabile, felice, soddisfatto, conscio di vivere il momento clou della sua esistenza.. umana, artistica e circondato da persone che si sono financo commosse nel sentirlo cantare! Quando ha dedicato una canzone a sua moglie Mireille Safa (al mixer pronta a mandare in onda le basi musicali), si è capito sia il suo ruolo di musa ispiratrice, ma anche la sua importanza nei dischi che stanno uscendo come Nuovo Cantacronache: volutamente ispirato al movimento degli anni’70 a Torino, il Cantacronache era un crogiolo di artisti rivoluzionari e tra questi Beppe Chierici, marinaio ma originario di Cuneo, insegnante di Lingua Italiana alla base navale di Taranto e che usava i quotidiani sportivi per vincere l’analfabetismo galoppante.
La collaborazione tra l’Associazione Lucana Firenze ed il Quartiere 4 del Comune di Firenze è dunque partita alla grande ed in Autunno sono in programma altre iniziative pubbliche (anche presso la Biblioteca dell’Isolotto) per conoscere altri libri, film, autori, testimoni.
Premiere di successo a Firenze per il libro Georges Brassens, Amico Mio
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