“Manifesti e immaginari sensibili” è il primo album di Miglio. Di origini bresciane ma di stanza a Bologna, scrive per immagini e i suoi brani parlano di vita quotidiana e storie vissute, di amori che bruciano, di scenari interiori che prendono vita tra la città e la provincia. Nell’esordio di Miglio c’è spazio per influenze ispirate alla new wave degli anni ‘80 e per l’elettronica, infatti già all’inizio sembra di ascoltare Battiato soprattutto. Un album composto da sei canzoni per un totale di 20 minuti. Un disco attuale nel quale anche la voce di Miglio con il suo bel timbro ed espressivo dà un certo non so che alle singole tracce. “Manifesti e immaginari sensibili” rappresenta un bell’esordio che non sfocia nella pacchianeria di certi lavori come quelli di Tommaso Paradiso.
La tracklist
- Autostrade
- Baby baby
- Saliva
- Giardini pubblici
- India
- Manifesto