Negli anni 70 si usava spesso registrare in camper il proprio disco perché i tour erano infiniti. Siamo nel 2014 ma questa abitudine per Giancarlo Pizzi è rimasta. Non che lui faccia tour mondiali, ma diviso dalle sue aspirazioni musicali ed artistiche e il suo lavoro (purtroppo per noi musicisti campare con la musica è pura utopia), ha registrato la sua seconda fatica intitolata “A passo d’uomo d’uomo” nel suo camper/ studio di registrazione. Pizzi, che nella vita artistica, proviene da generi molto rock, si è avvicinato da qualche tempo ad un ambiente cantautorale. Prendete Bennato (anche lui da giovane girava in camper) e fategli ascoltare gli Aferthours e gruppi rock indipendenti anni 90, così nasce la musica di Giancarlo Pizzi. Il fatto di aver fatto questo lavoro a propria firma dà il senso di voler esprimere le proprie emozioni direttamente, senza intermediari e farlo alla sua maniera: testi profondi e musica leggera, molto pop. Sono undici tracce nelle quali lui suona tutto e nelle quali si è fatto aiutare dai suoi amici di sempre: Matteo Antomarchi, Emidio Mannella e Salvatore Valeri. “Il viaggio perfetto” con l’accompagnamento di kazoo dice già quello che è “Apasso d’uomo”, ma quella che preferisco è “Chiusi in stanza”, ottima sintesi della sua musicalità. La produzione non proprio perfetta dà invece il senso del cantante on the road. L’unico appunto in un packaging perfetto è il fatto di aver inserito il disco nel pc e non aver trovato il nome delle tracce ma sono anonimi numeri. Piccoli dettagli che però alle volte fanno grandi un disco. Giancarlo comunque è l’esempio di come, anche in una piccola cittadina come Sulmona, si possono produrre ottime cose e presentare il proprio pensiero. Bisognerebbe sostenere questo tipo di iniziative.
Pizzi – A passo d’uomo
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