Dal 25 giugno è disponibile in rotazione radiofonica e su tutte le piattaforme di streaming “Tu per tu”, brano del duo Musica Nuda e nato dalla collaborazione tra Petra Magoni, Ferruccio Spinetti e il Centro servizi volontariato Toscana – Cesvot. “Tu per Tu” è una celebrazione dell’incontro. Abbiamo pensato di chiedere all’arte, e alla musica in particolare, di cantare la rinascita»: queste le parole con cui Federico Gelli, presidente Cesvot, spiega come e perché l’associazione di volontariato toscana ha deciso di coinvolgere Musica Nuda in un’iniziativa che convoglia simbioticamente arte e volontariato in un’unica canzone dal titolo “Tu per tu”. Il testo del brano è stato scritto da Pacifico.
«Il mondo del volontariato, così come il mondo dello spettacolo, hanno molto sofferto in questo anno di pandemia”, ha spiegato il presidente Federico Gelli, “É venuta a mancare la possibilità di ritrovarsi, la forza dell’essere gruppo, il conforto dello stare insieme; spesso è mancato anche l’aiuto dato e ricevuto. Per questo Tu per Tu celebra la forza vitale dell’incontro anche attraverso la scelta del genere musicale. È un brano pop dalla semplice fruibilità, dal ritmo ballabile e con melodie orecchiabili. Il soggetto della canzone è la forza della relazione con l’altro, anche con chi soffre e ci appare lontano, con chi è precipitato, caduto e porta, come si dice nel testo, sottopelle il tatuaggio del passato. Persone fragili, emarginate, sofferenti, a volte perse, ma mai anello debole. Persone rimaste in piedi malgrado le ferite. Persone con un futuro immacolato, tutto da scrivere. Punto e a capo è il loro nome. È così che l’incontro, esperienza essenziale per chi fa volontariato, permette di azzerare le distanze e di riconoscersi nell’altro. A tu per tu si aprono gli orizzonti della somiglianza e della famigliarità. L’obiettivo di Cesvot rimane quello di promuovere il volontariato e di farlo con mezzi che ci aiutino a raggiungere, con il nostro messaggio, coloro che ancora non sanno cosa significhi la ricchezza che scaturisce dall’incontro con l’altro”.
Come nasce questo brano e la collaborazione con il Cesvot?
Ferruccio Spinetti: Il Cesvolt ci ha invitato a scrivere una canzone inedita con l’intenzione di farla diventare l’inno della loro associazione. Io e Petra, che suoniamo da 18 anni insieme, amiamo molto le sfide e così abbiamo accettato. Il Cesvot raccoglie tutte le associazioni di volontariato della Toscana. Abbiamo voluto realizzare un pezzo allegro, perché spesso gli inni hanno un mood mieloso. E’ un brano molto brasiliano e per il testo ci siamo rivolti a Pacifico, che è un nostro amico con cui abbiamo scritto canzoni insieme. Lui ha accettato di partecipare con noi a questa sfida.
Il brano avrà un’evoluzione particolare dal punto di vista discografico?
Ferruccio Spinetti: Il brano uscirà su tutte le piattaforme digitali. E’ accompagnato da un videoclip ufficiale, diretto da Angelo Trani, e che include immagine significative del mondo del volontariato alternati a momento in cui io e Petra siamo in studio mentre registriamo la canzone. Cesvot si augura che questa canzone possa diventare una sorta di inno che sarà eseguito anche da altri.
I Musica Nuda sono di nuovo in tour. Quale sensazione si prova nel ricominciare dopo un lungo stop forzato?
Ferruccio Spinetti: Siamo finalmente in tour. Abbiamo ripreso dallo scorso 7 giugno. Nonostante le limitazioni ancora in essere, si può fare comunque musica dal vivo. E’ un’emozione unica, ma per noi rappresenta la normalità. Io non riesco a immaginare il mio lavoro sul palco con davanti solo una telecamera. Lo streaming è servito come paliativo, ma il concerto è sempre davanti al pubblico, che ti dà l’energia e ti fa capire se quello che stai facendo è valido. Tra l’altro siamo stati in Lituania domenica scorsa dove abbiamo suonato in un club bellissimo.
Come avete vissuto il lockdown. E’ stato utile per creare nuovi brani o pensare a nuovi progetti?
Petra Magoni: il primo lockdown è stato anche simpatico, perché comunque ho passato 4 mesi con i miei figli. Poi vivendo in campagna mi sono dedicata all’orto, mi sono goduta una casa in cui in genere ci sono poco. Poi l’estate 2020 siamo ripartiti e mi sono concessa anche una piccola vacanza. Quello da ottobre in poi però è stato il periodo più difficile. Sia dal punto di vista meteorologico, e poi perché non c’era una grande equità. C’erano le chiese aperte, gli autobus pieni, mentre i teatri e i locali invece erano chiusi. Non è stato piacevole per il morale e anche per il portafoglio. Da quando è ripartita la stagione il mortale è tornato su. Abbiamo di fronte un’estate folle piena di eventi, su e giù per l’Italia e non solo.
Avete in previsione un nuovo album?
Petra Magoni: Stiamo preparando un disco di canzoni per bambini. Sono brani inediti scritti per noi da tanti artisti come Simone Cristicchi e Max Casacci. Ci mancano ancora un paio di pezzi da registrare. Però nel periodo buio non c’è venuta molto l’ispirazione oer fare nuove canzoni. Io ho registrato con Paolo Fresu il progetto “Heroes” dedicato a David Bowie. Sono progetti extra che ci danno tanto stimolo. Ferruccio ha avuto la sua attività di docente. Insomma non siamo stati con le mani in mano.
Per concludere, ritornando al nuovo brano. Quanto è importante secondo voi il volontariato?
Petra Magoni: E’ molto importante. Sicuramente con il tipo di vita che abbiamo adesso, sia io che Ferruccio non abbiamo più molto tempo da dedicare a questa attività, ma entrambi proveniamo da importanti esperienze. Io da ragazzina facevo attività di volontariato al Cottolengo di Pisa e aiutavo persone anziane. Ricordo una signora di 90 anni che cantava e che da ragazza aveva conosciuto Puccini, il quale voleva farle fare la cantante, ma i suoi genitori si opposero. Ferruccio invece ha fatto il servizio civile aiutando i ragazzi con distrofia muscolare.