È disponibile da oggi in tutti gli store il secondo batch di ristampe dei dischi che hanno segnato la storia di NUMERO UNO, l’etichetta nata sul solco tracciato dalla mitica casa discografica fondata da Giulio e Mariano Repetti e Alessandro Colombini, tra le più importanti della storia della musica italiana.
La label, tornata di recente sul mercato discografico grazie a Sony Music con due protagonisti della settantunesima edizione del Festival di Sanremo – Colapesce Dimartino (vincitori del Premio Lucio Dalla) e La Rappresentante di Lista – eartisti del calibro di Neffa e Iosonouncane, fa del dialogo tra passato e presente il suo leitmotiv, nel segno dei denominatori comuni di avanguardia, innovazione e ricercatezza. In tal senso, la rinascita di NUMERO UNO non poteva non passare anche dalla riscoperta degli album che ne hanno fatto la storia. Sony Music Italy ha così deciso di lanciare una serie di batch di ristampe e, dopo il primo blocco con cinque capolavori che hanno segnato gli anni Settanta (da Battisti ai Formula 3, passando per i Flora Fauna & Cemento e la raccolta del 1970 Collezione Numero Uno), vengono oggi pubblicati in vinile altri fondamentali storici titoli del catalogo. Si parte con due iconiche raccolte di Lucio Battisti, Si Viaggiare… 1972, 1977 e Si Viaggiare… 1976, 1982, rispettivamente del 1984 e 1985, pubblicate entrambe in doppio Lp colorato (blu per la prima e verde per la seconda). Altro importante titolo pubblicato oggi in vinile è Storia di un minuto, primo lavoro in studio della Premiata Forneria Marconi, del 1972. L’album, il primo di un gruppo musicale italiano ad aver scalato la vetta delle classifiche nazionali, contiene la celebre Impressioni di settembre. A chiudere questo secondo blocco di ristampe Il Volo, con l’omonimo album del 1974 prodotto da Mogol e dalla copertina evocativa dello Studio G7, e Ballata per 4 stagioni, quarto album di Ivan Graziani – il primo pubblicato per Numero Uno nel 1976 – registrato allo studio Fonoroma di Milano e con la stupenda veste grafica realizzata da Francesco Logoluso (foto di Caesar Monti).