Si intitola “To Fell Wild”, l’ultimo singolo di Anna Belle uscito il 4 dicembre 2020 per l’etichetta Romolo Dischi. Una canzone dai tratti onirici scritta in inglese tra stanze d’hotel e monolocali a diverse latitudini che parla dell’amore visto come momento irripetibile. La cantautrice ha raccontato a MusicalNews la storia di questo brano.
Parliamo subito del tuo singolo musicale intitolato To Fell Wild: Ci vuoi raccontare di cosa parla?
“To Feel Wild” è una canzone che parla d’amore. Il titolo suona come una definizione: cosa vuol dire sentirsi “wild”? Significa ardere di passione, amare per sentirsi liberi. La canzone è un invito a vivere l’amore come un momento irripetibile, adrenalinico come una fuga nella notte.
Ce le vuoi descrivere anche musicalmente parlando?
Il brano si muove su frequenze dark ma morbide: un climax sonoro modellato su un tango emotivo che si traduce in suoni caldi ed elettronici a tratti acidi. La voce poi è smooth.
Come è nato invece To Fell Wild? Ci vuoi parlare della genesi di questa canzone?
Ho scritto questa canzone al buio, di notte, tra stanze d’hotel e monolocali a diverse latitudini. Sono stata ispirata da un “amore impossibile”.
Un brano introspettivo, anche con dei toni dark: quali sono secondo te le tue principali influenze musicali o se preferisci i musicisti a cui ti ispiri maggiormente?
Per questo brano in particolare forse i Portishead e direi che riecheggiano anche gli anni 90 con i The Garbage e gli Hooverphonic ma le mie influenze musicali appartengono a mondi diversi: dal country al pop passando per la bossanova.
Ci vuoi parlare anche di come ti sei avvicinata alla musica?
Merito di mio padre e della sua passione per la musica. La domenica svegliava tutta la famiglia mettendo a tutto volume i suoi artisti preferiti: Pink Floyd, gli America, Cerrone ma anche Lucio Battisti, Lucio Dalla, Pino Daniele. Da qui il mio desiderio di voler cantare e suonare alla chitarra le mie canzoni preferite. La chitarra poi è stata un amore a prima vista – sarei niente senza la chitarra. Potermi accompagnare mi fa sentire autonoma, protetta nel guscio del mio suono, completa ed in armonia.
Abbiamo visto che generalmente scrivi in inglese: perché questa scelta e non l’italiano?
Le canzoni che sto presentando in questo primo progetto sono raccolte in un EP dal titolo “Blue Belle” e sono canzoni in inglese come fai notare. Molto dipende dagli ascolti che ho fatto nel periodo in cui stavo scrivendo questo lavoro. Poi c’è da dire che l’inglese è una lingua che ben si presta alla scrittura in musica: è diretta, economica, musicale.
Per quanto riguarda i prossimi progetti, invece, c’è qualche novità di cui ci vuoi parlare?
In primo luogo sono molto felice di poter finalmente svelare per intero questo mio primo progetto da cantautrice: Blue Belle uscirà a febbraio. E poi sto lavorando ad un nuovo Ep in italiano, con canzoni che sto immaginando in una veste più rnb e soul… e non vedo l’ora di farvele ascoltare!