Hanno suonato diverse volte in Italia e l’anno scorso erano al Firenze Rocks davanti ad oltre 40.000 persone. I The Struts tornano con un nuovo singolo inedito. Il brano si intitola Strange Days e ad accompagnare la band inglese un connazionale d’eccezione ossia Robbie Williams.
Oh, these are strange days, In many strange ways … Science fiction, I believe, Has become reality ..
Oh, these are strange times, Lost in our minds, We don’t know, it’s unclear, Where we’ll be this time next year..
“Strange Days” non è però solo il titolo del nuovo singolo ma sarà anche quello del nuovo album atteso per il prossimo 16 ottobre. Nel disco, oltre a “Strange Days” con Robbie Williams e al brano già pubblicato “Another Hit Of Showmanship” con Albert Hammond Jr degli Strokes (un’altra commovente performance di Spiller), collaborazioni con Tom Morello dei Rage Against The Machine (“Wild Child”), Joe Elliott e Phil Collen dei Def Leppard in “I Hate How Much I Want You”e una cover dei Kiss (“Do You Love Me”). Il singolo, così come tutte le canzoni del disco, sono il risultato del blocco forzato causato dalla pandemia ma nasce da un’idea che era venuta a Luke Spiller sul tour bus durante l’ultimo tour.
“Stavo girando Quarantine Radio e Robbie mi ha contattato all’improvviso chiedendomi se potevamo parlare – racconta Luke Spiller, frontman degli Struts parlando dell’Instagram Live show lanciato dalla band durante il lockdown – e abbiamo finito per videochiamarci per circa due ore la prima volta, parlando della vita, della musica, degli UFO e di tutto ciò a cui si può pensare. Gli ho chiesto se gli sarebbe piaciuto lavorare insieme e, mentre stavamo facendo l’album, ci ha gentilmente permesso di venire a registrarlo mentre cantava sulla sua veranda”. Dal canto suo Robbie Williams è stato ben felice di questa collaborazione: “è stato un piacere e un privilegio sentire quest’uomo cantare. È bello essere fan di qualcuno e poi essere parte di questo brano. È come avere un eroe qui, lo dico davvero”. Oltre al brano è online anche il video ufficiale.
Il disco, prodotto e registrato nello studio di John Levine a Los Angeles (che aveva già lavorato con la band al precedente album “Young & Dangerous”) è stato mixato da Claudius Mittendorfer (Panic! At the Disco, Arctic Monkeys, Johnny Marr degli Smiths). Il risultato è un album elettrizzante che porta la glam rock band verso nuove ed emozionanti nuove vette. “È stato molto divertente registrare questo disco in questo modo piuttosto che lavorare durante il tour con diversi produttori in diversi paesi” – racconta Spiller che ha poi aggiunto “volevamo catturare il più possibile quell’eccitazione e in alcune occasioni sembrava che le canzoni piovessero dal cielo. Sono stati 10 giorni magici per noi e speriamo che quando le persone ascolteranno il disco sentiranno anche loro questa magia”.
Nati a Derby in Inghilterra, The Struts sono formati da Luke Spiller (voci), Adam Slack (chitarra), Jed Elliott (basso) e Gethin Davies (batteria) e hanno all’attivo due album: il disco di debutto del 2016 “Everybody Wants” e il secondo album del 2018 “Young & Dangerous”. Definiti da Dave Grohl come “la miglior band di apertura che i Foo Fighters abbiano mai avuto”, in pochi anni, The Struts sono stati felicemente accolti dalle più grandi icone della music rock-and-roll mondiale. Oltre ad essere stati opening act di gruppi quali Rolling Stones, The Who e Guns N’ Roses, the Struts sono stati scelti da Mötley Crüe come supporter dei loro ultimi concerti. È live che i The Struts danno il meglio di sé ed è impossibile uscire da un loro concerto senza aver ballato e cantato tutta la sera, come dimostrano le folle festanti che li hanno accompagnati durante le tappe in festival prestigiosi come il Lollapalooza, il Governors Ball, Bottle Rock e Isle of Wright.