Intervista a Francoforte: Ladies and gentlemen vi presento Francesco Mircoli

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Francesco Mircoli

Favorisca i documenti, prego: Nome …
Francesco Mircoli , per gli amici Francoforte, ma solo quelli stretti però. Questo perchè evoca la franchezza e la Germania, terra di bionde, sia birre che donne.
Cosa significa, in un mondo che tende ad omologarsi, fare musica propria? Hai qualcuno che ti segue, un produttore, un’etichetta?
Be io faccio parte di quelli che hanno vissuto e sicuramente subito il passaggio da un
mondo ad un altro diverso. La svolta digitale quando ho iniziato io a fare le mie cose e i
primi live non aveva ancora attecchito come oggi. I produttori artistici con cui ho
collaborato sono stati Claudio Morselli , Marco Montanari (ora chitarrista di Ermal Meta tra
l’altro) , Enrico Tiberi e l’attuale con cui collaboro è Nacor Fischetti (batterista dei La Rua).
Ti racconto una cosa che ho rivelato solo agli amici intimi perchè sennò sarei potuto
passare da snob o fighetto. Quando ho fatto ascoltare il mio precedente disco “Vita Morte
e Mircoli
” alla Universal music , mi dissero che era piaciuto e che avrebbero potuto
iscrivermi ad “Amici” di Maria de Filippi. Ho pensato di non farlo non per fare il fenomeno
sia chiaro, ma perchè mi sarei fatto del male in un programma troppo televisivo e poco
musicale dove fondamentalmente fai un Karaoke di cover per un pubblico di ragazzi delle
medie. Non me la sono sentita, eccotutto . Faccio altri lavori per vivere e le partecipazioni
ai 2 Premi De Andrè, Premio Bertoli e Musicultura non sono mica male per uno come me
che viene dal niente.
Raccontaci come avviene la composizione dei brani, da cosa nasce l’ispirazione per
scrivere; poi cosa nasce prima, il testo o le musiche
?
Io parto dalla musica.
Ci sono altre esperienze extramusicali che senti abbiano un risvolto anche nel tuo modo di
suonare, di cantare?

Cantare ho imparato da un anno. Mi spiego , non è una battuta. Prima mi intonavo ; ora
non è che sia Claudio Villa però va molto meglio . Il segreto è esercitarsi e capire la
tecnica, reggo un live di due ore con grande signorilità. Mi sono pure riscritto all’università.
Peccato che San Francesco già esista il 4 Ottobre.

l’autore di Vita, Morte e Mircoli


C’è bisogno di rilanciare la musica dal vivo e se si, come, secondo te?
Sono strani giorni giusto per citare Franco Battiato. Non sono io che posso dare ricette e
onestamente in questo far west a volte non ne vengo a capo. Il settore dell’intrattenimento
come altri più funzionali al sistema si stanno rimodellando. Onestamente questa è una
very hard question e chi si trova in mezzo alla tagliola del cambiamento soffre sempre un
pò di più. Io “mi” tengo duro, non ho grossi altrimenti.
Questa quarantena generale che cosa ha significato per te?
Ne ho approfittato per catalogare le canzoni che avevo e di cui non ricordavo l’esistenza.
Le ho messe dentro cartelle divise per nome. Sto diventando professionale te l’ho detto.
Cosa ci dobbiamo aspettare da Francesco nel futuro prossimo?
Delle ottime canzoni. Volevo partire a razzo prima dell’estate con il singolo e relativo video di
“Malibu” ma non era il caso. Ho dovuto rivedere tutto e l’idea è quella di riaccendersi appena dopo
l’estate , situazione generale permettendo. Ho tante belle idee e non vedo l’ora di condividerle con il
mio bellissimo pubblico “di nicchia”.