Dal grunge a Il Sogno della Crisalide: intervisto Vladimiro Modolo ..

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Ha avuto il merito di scrivere un brano come Tutti Esauriti, realizzando un videoclip che farebbe felici i sostenitori della rivoluzione psichiatrica di Franco Basaglia: ma Vladimiro è concentrato sul nuovo suo album Indietro Tutti, dove si intravede il tricolore italiano.

Vladimiro Modolo, come mai l’esigenza di avere un nome d’arte? Non mi convinceva il mio nome. Preferivo trasmettere un concetto attraverso la mia identità artistica. Logico chiederti quali siano le differenze maggiori tra questo secondo album Indietro Tutti ed il precedente.. Credo che ci siano differenze sostanziali. Nel sound ho virato di più sull’elettronica, cercando di catturare il bello della scena musicale degli anni 80 e primi 90, mentre nei testi ho puntato sicuramente di più sull’ironia. Credo inoltre che questo secondo album abbia una sua “coerenza” ed una sua storia.

Lorenzo Vanzan nel realizzare il videoclip del brano Tutti Esauriti ti ha coinvolto nella sceneggiatura? Come avete lavorato con il resto dello staff? Abbiamo pensato il video insieme a Lorenzo ed anche all’art director Cristiano Pedrocco e ci siamo trovati subito in sintonia. Avevano la mia stessa idea, lo sfondo bianco, un’insieme di pazienti in attesa non si sa bene di chi… Insomma, è stato facile. In pochi minuti abbiamo realizzato e condiviso l’idea del videoclip. Poi realizzarlo, è stato divertentissimo… Vladimiro cosa ascoltava da ragazzo? Quali cantanti adesso ti convincono di più? Sono cresciuto musicalmente con i Nirvana e la scena Grunge di Seattle, col punk inglese e californiano fin quando poi ho conosciuto gli Smashing Pumpkins che hanno un pò cambiato il modo di pensare ed ascoltare la musica. Per quanto riguarda la musica italiana, da ragazzo ne ascoltavo poca .. Marlene Kuntz, Battiato e Bluvertigo hanno avuto un’influenza importante. Adesso mi convincono in pochi: in Italia direi Baustelle, Coma Cose, i primi The Giornalisti, Zen Circus. Fuori dall’Italia, cito M83 e Cigarettes after sex su tutti.

Molto bello il testo del brano che conclude l’album, ossia Le Due Metà: tu riesci a mettere in contatto il tuo presente con quello che è stato il tuo passato? Ci sto provando. Quando l’esperimento riesce è un’esperienza bellissima…. 🙂