Il grande successo arrivò nel 1969 con Lisa dagli occhi blu, canzone scritta da Giancarlo Bigazzi e composta Claudio Cavallaro. Il brano, secondo classificato a Un disco per l’estate, diventò in breve tempo una delle hit dell’anno, oltre che uno dei brani simbolo degli anni sessanta e da essa venne anche tratto un omonimo musicarello, diretto da Bruno Corbucci.
Il suo vero nome era Mario Buongiovanni: nato a Pignataro Maggiore (in provincia di Caserta), figlio di una coppia di operai, si trasferì con la famiglia a Milano, dove terminò gli studi di ragioneria e aprì un salone da barbiere. Appassionato di musica, grazie all’amicizia con Livio Macchia, cantante e chitarrista de I Camaleonti, incominciò ad esibirsi dal vivo e venne notato da Miki Del Prete, collaboratore di Adriano Celentano, che gli propose un contratto con il Clan Celentano. Cambiò il proprio cognome scegliendo il nome d’arte di Mario Tessuto, ma durante la durata del contratto non incise nessun disco; passò allora prima alla Jaguar Records (portatovi da Ricky Gianco, conosciuto al Clan) e poi alla CGD, con cui riuscì a partecipare al Cantagiro 1966 con Teen agers concerto. Come attore è presente in tre film: Lisa dagli occhi blu, regia di Bruno Corbucci (1969) / Fatti di gente perbene, regia di Mauro Bolognini (1974) / L’immoralità, regia di Massimo Pirri (1978)
La scomparsa di Mario Tessuto, quello di Lisa dagli Occhi Blu
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