Drusilla Foer = Teatro Puccini, Firenze – Domenica 1 Dicembre 2024

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Immaginate la mia gioia. Una dea, condannata a vivere nell’eterna umidità del mare, scoprire l’esistenza della messa in piega! Lo spettacolo si intitola Venere Nemica ed è una pièce teatrale in cui la musica ha un ruolo importante, strizzando l’occhio al musical: interpretato da Drusilla Foer ed Elena Talenti, è qualcosa che vi consiglio. Marilyn Monroe e Venere (immaginatela anche nei panni di vostra suocera) sono le colonne su cui si basa la divertente interpretazione di Drusilla Foer. Ispirato alla favola Amore e Psiche (attribuita ad Apuleio), Venere Nemica rilegge il Mito della Dea della Bellezza in modo divertente e commovente, in bilico tra tragedia e commedia, passando dai grandi temi del Mondo Classico nella contemporaneità, citando Donald Trump e la Famiglia Reale inglese: la recitazione dei due attori sul palco ci porta ad affrontare la competizione suocera/nuora, la bellezza che sfiorisce, il conflitto secolare fra uomini e Dei e soprattutto il Complesso di Edipo.

Creatura immortale, l’antica Dea vive oggi lontano dall’Olimpo e dai suoi parenti vendicativi, capricciosi … veri parenti/serpenti!. Ha trovato casa a Parigi fra gli uomini, di cui invidia la mortalità che li costringe all’urgenza di vivere emozioni, esperienze sentimentali: tutte cose che a lei sono precluse! Venere (nel momento in cui gli uomini non credono più agli dei, ma agli eroi) si trova ad affrontare Amore (figlio ingrato e disobbediente) e Psiche, sulla quale Venere riversa tutto il suo rancore di dea frustrata e di madre tradita. Assolutamente fantastico il momento in cui Venere telefona a tutti gli altri Dei immortali per avere un aiuto: Giunone, Marte, Atena, Giove spesso le riattaccano sul viso! Venere insieme all’odio scoprirà anche l’amore incondizionato per quel figlio ferito che (in fuga dall’amata) torna da sua madre per curare le ferite del corpo e dell’anima: tutti noi a questo punto malediciamo le sorelle della nuora, mosse dall’invidia e che sono la vera causa di questa situazione.

Drusilla Foer fa un paio di cambi di abito, mantenendo una eleganza esteriore che è anche celata nel suo animo: 57 anni portati benissimo, calza anche due paia di scarpe con un tacchetto da cui abilmente rimane in bilico e l’essenziale allestimento scenico è l’humus su cui la sua interpretazione trova una rigogliosa esplosione, bagnata da caldissimi applausi dei suoi concittadini fiorentini.

Elena Talenti non è da meno e merita un futuro roseo e ricco di soddisfazioni: avere accanto un magister come Gianluca Gori / Drusilla Foer è un grosso aiuto che puntellerei con l’ascolto del suo disco Dru, della sua autobiografia, ma anche da altre collaborazioni artistiche come quella con Federico Frassi tra il jazz tradizionale, lo swing e il bebop.