Ha conquistato 26 Grammy su 76 nomination e un Grammy Legend Award nel 1991, ma Quindy Jones è principalmente conosciuto al grande pubblico per aver prodotto l’album più venduto della storia, Thriller di Michael Jackson e per aver prodotto e diretto la canzone-evento We Are the World. È stato anche uno dei produttori esecutivi per la serie televisiva Willy il principe di Bel-Air. Nato a Chicago, a 10 anni si trasferì con la famiglia a Bremerton, nei dintorni di Seattle, dove diventò amico di un pianista cieco, di nome Ray Charles. Ancora adolescenti, formarono un duo e cominciarono a esibirsi di pomeriggio al Tennis Club di Seattle.
Nel 2018 ad Umbria Jazz, il nostro Antonio Ranalli ha assistito all’intervista che gli è stata fatta, traendo molte informazioni dalla sua attività. Tra i tanti episodi della sua mastodontica carriera, ricordo che la sua Listen Up Foundation ha raccolto fondi nel 2001 per la costruzione di case in Sudafrica e nel 2004 organizzò un concerto dal vivo a Roma con la partecipazione, tra gli altri, di Carlos Santana, Alicia Keys, Angelina Jolie, Oprah Winfrey, Evander Holyfield e Chris Tucker, davanti a mezzo milione di spettatori. Sul fronte collezionistico, è davvero una gigantesca impresa possedere tutti i dischi in cui è coinvolto a vario titolo. A suo nome ci sono 36 album e 24 colonne sonore, più decine e decine di singoli e fra questi i seguenti (ricercati!) dischi promozionali: 1959 – The Preacher (Mercury) / 1966 – Mohair Sam/Baby Cakes (Mercury) / 1967 – The Eyes of Love / 1995 – You Put a Move on My Heart (Warner Bros. Records, Qwest Records, feat. Tamia) / 1995 – On Tha’ Razz (Qwest Records) / 2004 – Do You Hicky-Burr? 4 Song Sampler CD (Concord Jazz, con Bill Cosby).
Addio al grande Quincy Jones, protagonista per 70 anni nella musica
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