Nel cd Enrico Rava scrive la presentazione ed è un gesto forte ed importante: ricorda Francesco Guccini quando cantava .. Ma pensa se le canzonette me le recensisse Roland Barthes .. ma anche quello che Richard Galliano disse 20 anni fa .. Chi più mi ha impressionato è un giovane italiano, originario della Puglia: si chiama Vincenzo Abbracciante. In ogni brano mi ha imbarcato in una storia e commosso .. Con delle premesse del genere, il nuovo disco di Andrea Sabatino mi incuriosisce sin dalla copertina, opera di Enzo De Giorgi, retrò e naive che ben si abbina al titolo Melodico, ma che soprattutto sottolinea la sincronica complicità dei due artisti, avvolti da una cromatica presenza del blue. Il risultato finale è godibile, perché Sabatino & Abbracciante fanno proprie quelle canzoni del passato e non ne offrono una interpretazione da cartolina o un cut and paste che non mi avrebbe affatto emozionato: rispettandone la metrica e la filosofia di base, i due danno nuova luce anche a Luigi Tenco e Jimmy Fontana, cantanti assai lontani dal loro modus vivendi. Più che rivisitazione, credo sia più giusto parlare di riscritture di questi 8 brani, tenendo in considerazione il valore positivo di questa tecnica e non l’assunto negativo che ha nel linguaggio popolare attuale! La musica di questo disco è un fiore raro, nato dalla passione, dalla creatività e dalla cura di Andrea Sabatino (trumpet, flugelhorn) e Vince Abbracciante (accordion). La scelta dei brani, oculata e molto originale, serve da ponte di lancio per una serie di improvvisazioni di altissimo livello .. sottolinea Enrico Rava nelle note di copertina e sono parole che condivido appieno, soprattutto quando poi aggiunge che Melodico è un viaggio di jazz moderno nella grande musica italiana di cui si sentiva il bisogno.
Tracklist di questo disco: Cos’hai trovato in lui (Bruno Martino), Noi due (Augusto Martelli), Brava (Bruno Canfora), La strada (Nino Rota), Ho capito che ti amo (Luigi Tenco), L’ultima occasione (Jimmy Fontana), Angela (Luigi Tenco), Un giorno ti dirò (Gorni Kramer).