Sabato 26 Ottobre al Centro Internazionale Giorgio La Pira a Firenze, l’AGIMP Associazione Giornalisti e Critici Italiani di Musica Popolare Contemporanea ha organizzato una bella manifestazione, trasmessa anche via Facebook: data anche la presenza di Laura Morotti (vedova di Michele Manzotti e presidente onorario della giuria), i momenti di pura commozione si sono miscelati a riflessioni, previsioni, de profundis sulla situazione dell’editoria specializzata in ambito musicale. Introdotti da Francesca Cecconi, i quattro relatori al tavolo hanno affrontato l’ostico focus del talk, perché Ha ancora senso parlare di giornalismo musicale? non è qualcosa che mi può lasciare indifferente, dato il mio lavoro quotidiano in questo specifico ambito, ma anche perché è il tema del pcto (percorso per le competenze trasversali e per l’orientamento) che gestisco da tanti anni al Liceo Classico Galileo di Firenze. Come si vede dalla foto, al tavolo erano presenti Andrea Spinelli, Guido Harari, Alex Pierro ed Ezio Guaitamacchi: un bel parterre di professionalità, con un tasso alto di preparazione in ambito musicale, difficilmente presente in occasioni similari o in fiere delle illusioni musicali, dove tutti si parlano addosso e solo a proprio beneficio.
Moltissimi gli argomenti emersi ed ovviamente (per potere di sintesi) ne citerò solo qualcuno: Guido Harari (dall’alto della sua mastodontica esperienza come fotografo) ha focalizzato il suo intervento sull’evoluzione del giornalismo musicale e ci ha fatto chiaramente capire l’importanza che ha il saper fare una intervista, creando un parallelo anche con l’arte della fotografia, anche lei una forma di dialogo con l’artista. Cosa dire di Ezio Guaitamacchi, ovviamente accompagnato da una sua chitarra? I contatti che ha avuto con le più importanti rockstar, non gli hanno fatto perdere il contatto con la realtà e con chi (facendo un parallelo con il nostro amato calcio) è più tifoso che esperto, ma anche con chi sparla di musica e poi nemmeno sa distinguere una nota musicale. Emozionante l’intervento del pacato Andrea Spinelli e sul suo j’accuse sulla pessima abitudine di trasformare un comunicato stampa elaborato in una vera e propria produzione giornalistica. Chiamato dal coordinatore Alex Pierro (autore di una rubrica su Musicalnews.com sulla storia di alcune canzoni, ovviamente in collaborazione con JamTv), ho fatto qualche domanda ai relatori e soprattutto con Spinelli mi sono trovato daccordo con il denunciare il pericolo del cut and paste che trasforma molti organi di informazione in cloni di se stessi.
Il talk “Ha ancora senso parlare di giornalismo musicale?” nel ricordo di Michele Manzotti
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