Il pluripremiato (insignito di più Grammy Award® e di un Oscar®) Jon Batiste annuncia il suo ottavo album realizzato in studio, Beethoven Blues (Batiste Piano Series, Vol. 1), in uscita il 15 novembre per Verve Records / Interscope. Primo capitolo della nuova serie per pianoforte solo di Batiste, il progetto mette in mostra le sue esplorazioni di alcune fra le opere più celebri di Beethoven, che ha reimmaginato sotto un’ottica ad ampio spettro. Questi classici reinventati incarnano lo spirito indomito del blues e, fedeli al “messaggio di inclusività a braccia aperte” di Batiste (definizione del New York Times), si estendono ad un ampio spettro di generi.
Beethoven Blues è prenotabile in CD e LP, ed è uscito il primo singolo “Für Elise-Batiste”. L’ispirazione per Beethoven Blues ha preso slancio dopo un’intervista del 2023 con Chris Wallace della CNN, in cui Batiste ha dimostrato la capacità insita nella musica di trascendere i confini di genere trasformando la Bagatelle n. 25 di Beethoven (la celebre “Per Elisa”: guarda QUI). L’immediata risposta del pubblico sui social media ha contribuito a segnalare che era il momento giusto per trasformare in realtà l’idea-base (covata da lungo tempo) di questo album. Per anni, infatti, Batiste ha incorporato citazioni di musica classica nei suoi album, esibizioni televisive e spettacoli dal vivo, ma Beethoven Blues rappresenta di fatto la prima volta in cui dedica un intero album a questo approccio, fino ad oggi episodico.“Per ogni brano dell’album, il punto di partenza è stato una composizione di Beethoven”, ha dichiarato Batiste. “Partendo da lì, ho creato qualcosa di nuovo al pianoforte, in tempo reale. La composizione estemporanea è una pratica che si è quasi persa nella musica classica, che per questo a volte può sembrare eccessivamente canonizzata. Registrare questo album è stata un’esperienza profondamente spirituale. Mi ha permesso di onorare l’arte trascendentale di Beethoven mettendo in contatto il suo lavoro con il mio percorso creativo”. Batiste è stato descritto nei modi più vari, come “un genio musicale certificato” (The Guardian), “un pianista proteiforme e una personalità da megawatt” (Variety) e “un talento raro, con una passione per… il connettere le persone grazie all’amore condiviso per la musica” (Classic FM). Nato in una famiglia di musicisti della Louisiana (da più generazioni), si è formato come pianista classico e ha conseguito sia la laurea che il master in pianoforte presso la Juilliard School di New York. Ora lavora con studenti e docenti come Juilliard Creative Associate, oltre a far parte del consiglio di amministrazione della Juilliard. Inoltre, Batiste fa parte del consiglio di amministrazione della Carnegie Hall come Artist Trustee. Jon Batiste è tornato alle sue radici classiche nella stagione 2021-22, quando ha curato una serie di concerti “Perspectives” alla Carnegie Hall di New York. Il tutto è stato coronato dalla prima mondiale della sua American Symphony (2022), su commissione della Carnegie Hall, dove l’evento è stato celebrato. Classical Source ha accolto questo lavoro orchestrale di ampio respiro come “una miscela gioiosa e solida di suoni orchestrali, funk, Dixieland, latin, gospel, country, cool jazz, swing, hip-hop, R&B, così come altri stili e generi”, mentre Variety ha riportato: “Quando non cantava scat (senza parole) assecondando e sottolineando con la voce i passaggi ora melodici ora rimici della sinfonia, Batiste faceva quello che sa fare meglio: suonare il pianoforte con ira incendiaria e grazia divina. … Non era solo la storia dell’America, e il suo collage di fascino e vizio. Questa era anche la storia di Batiste, che ha fatto un ottimo debutto in veste orchestrale alla Carnegie Hall, una proverbiale ‘shining hour’”. Raccontando la vita di Batiste durante la composizione dell’opera, un documentario acclamato dalla critica con lo stesso titolo – American Symphony (2023) – è stato messo in onda da Netflix in collaborazione con Higher Ground Productions di Barack e Michelle Obama. Batiste, in collaborazione con Dan Wilson (artista vincitore di Grammy® Award), ha scritto e prodotto per il film la canzone “It Never Went Away”, che ha ottenuto una nomination agli Oscar come Best Original Song the Year. Beethoven Blues segue il successo dei due album in studio più recenti di Batiste, entrambi i quali mostrano l’ampiezza e la portata della sua concezione musicale. “Un concept album che sfida i confini di ristrette vedute fra generi musicali” (New York Times), World Music Radio (2023) ha ricevuto quattro nomination ai Grammy Award®, tra cui una per “Album of the Year”, mentre i brani “Worship” e “Butterfly” sono stati nominati rispettivamente come “Record of the Year” e “Song of the Year”. Allo stesso modo, We Are (2021) ha fatto la storia dei Grammy®, ricevendo undici nomination in sette diverse categorie ed aggiudicandosi la statuetta di “Album of the Year ” e altre quattro. Altri successi degni di nota includono il film Disney/Pixar Soul (2020); Le mani di Batiste hanno fornito il modello per l’animazione del protagonista nelle scene in cui suona il pianoforte, mentre la musica da lui composta per il film gli è valsa l’Oscar 2021 come migliore colonna sonora originale, oltre ai premi Golden Globe, BAFTA, NAACP Image e Critic’s Choice. Collaboratore di grande esperienza, Batiste ha lavorato con artisti che vanno dalle icone del pop e del jazz come Beyoncé, Prince e Herbie Hancock alle leggende della musica classica Andrea Bocelli, Hilary Hahn, Lang Lang, Yo-Yo Ma, Itzhak Perlman, e anche a Daniel Bernard Romain e Chris Thile. All’inizio del 2025 è previsto il suo debutto nella fortunata serie televisiva britannica The Piano, succedendo a Lang Lang come mentore nella terza stagione della serie di Channel 4, nominata ai Bafta, un talent show alla ricerca dei migliori pianisti dilettanti del Regno Unito. Guardando al futuro, l’innovativa colonna sonora di Batiste sarà presente nel film di Jason Reitman Saturday Night, che racconta i caotici 90 minuti che precedono la messa in onda della prima puntata (nel 1975) del Saturday Night Live: il film è accompagnato e sottolineato da un vero capolavoro musicale di Batiste, una miscela di elementi jazz, classici e contemporanei. Batiste ha composto e prodotto la musica dal vivo sul palcoscenico di fronte al cast e alla troupe, catturando perfettamente l’intensità e l’imprevedibilità dell’episodio di debutto del celeberrimo show.