Federico Pedichini, al servizio delle oscurità

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Federico Pedichini (in arte Freddy Delirio) è il leggendario tastierista dei Death SS. Ma non ci sono solo i Death SS. Federico ha una storia musicale molto lunga e complessa. Fondatore di altre band. Produttore. Compositore. E tanto altro… Insomma, Federico è un musicista a 360° gradi. Tutto questo mi ha spinto ad intervistarlo. E devo rimarcare l’estrema cortesia di Federico. Un gentiluomo. Onorato di intervistarti Federico…

Prima di tutto la devo chiamare Dottore? “Ciao Emanuele, so che sei Dottore anche tu! Sappi che è un onore per me essere intervistato da te, il tuo nome lo conosco da anni e lo ho anni e lo ho sempre visto visto apparire nelle testate più blasonate.” Raccontare la tua vita professionale è difficile in quanto ampia. “Si, assolutamente. Ho una Laurea in Filosofia, proprio quella magistrale. Al tempo, nel piano di studi inclusi anche Psicologia Generale, Antropologia ecc. che mi hanno portato ad avere un doppio riconoscimentoanche nel mondo della Consulenza Psicologico Educativa, attività che ho sempre coltivato durante gli anni come secondo lavoro, dopo la musica che è il mio mestiere principale e che assorbe la maggior parte del tempo.” Mi vuoi parlare dei primissimi anni della tua attività di musicista. ” Sin da piccolo ho nutrito questo grande amore verso il mondo musicale. Rimasi affascinato dalla figura di Giuseppe Verdi e dei grandi della musica classica, su tutti Mozart. Cominciai i miei studi presso la scuola del Vescovado di Assisi dove mi dedicai al solfeggio e allo studio del pianoforte. Una scuola austera, forse pure troppo per un bambino, ma dove si studiava e si imparava in modo serio. Nel mentre mi dedicai al canto e mi ritrovai giovanissimo in un quartetto di voci bianche a cantare davanti al Papa, in latino. Da lì scoprii altri generi musicali, rimasi colpito dal pianoforte di Clayderman e dalle visionarie e geniali tastiere di Jean Michel Jarre. Mi portarono nel mondo moderno e da lì è stata una escalation di ascolti e voglia di scoprire cose nuove, approdando infine al Rock. Volevo registrare a tutti i costi le idee che mi venivano in mente e cominciai quindi a curare sia la composizione che la registrazione, con i sistemi casalinghi a nastro. Si parla dei primissimi anni 80. Mania, Glas, Overborders ed infine Death SS… “I Mania-C sono stati la mia prima vera e propria band, abbiamo suonato in giro per l”Italia e realizzato un disco più altre compilation e siamo stati presentati su Rai 1 al TG1. Le cose hanno funzionato davvero, il sound voleva essere originale, rock e con una forte dose di tastiere atmosferiche e ricche di riff laddove si andavano a creare mondi talvolta surreali. Una serie di esperienze che mi hanno formato molto e proprio in quel periodo realizzai Freddy Delirio “Journey”, disco solista dalle tinte prog e visionarie, che mi portò molta fortuna.” Come sei entrato nei Death SS? “Esattamente in quel particolare momento uscirono ottime recensioni di “Journey”, si parla dei primi anni 90, (è stato poi ri-pubblicato per il ventennale 20 anni dopo dal Black Widow Records nel 2012). Feci una data di successo in un locale di Milano (il Rock Planet) con i Mania-C e il bassista (Barrington) dei Death SS, presente al concerto, mi chiamò subito dopo lo show negli uffici del locale per propormi di entrare nella band. Nel mentre Steve aveva letto alcune mie recensioni di “Journey” e a quel punto fu decisa una audizione per me.” Un sogno, vero? “Esattamente in quel particolare momento uscirono ottime recensioni di “Journey”, si parla dei primi anni 90, (è stato poi ri-pubblicato per il ventennale 20 anni dopo dal Black Widow Records nel 2012). Feci una data di successo in un locale di Milano (il Rock Planet) con i Mania-C e il bassista (Barrington) dei Death SS, presente al concerto, mi chiamò subito dopo lo show negli uffici del locale per propormi di entrare nella band. Nel mentre Steve aveva letto alcune mie recensioni di “Journey” e a quel punto fu decisa una audizione per me.” Com’è lavorare assieme a un personaggio iconico come Steve? “Si perché amavo quella band dai tempi di “In Death of Steve Sylvester”. Ne fui attratto da un’intervista finita sul primo giornale Metal che avevo acquistato nell’88. Un qualcosa di magnetico che mi aveva attirato e corsi subito a comprare una copia del disco in negozio. Ne rimasi colpito, mi piacque davvero. Quindi ritrovarmi, qualche anno dopo a suonare in quella band così innovativa e particolare, fu veramente la realizzazione di un sogno.” Poi hai la tua band personale….come riesci a combianare Death SS e la tua band? “Benissimo, da sempre ho avuto i miei progetti personali, prima gli H.A.R.E.M. in veste di cantante, che hanno seguito i Mania-C, e poi i Freddy Delirio and the Phantoms nati da un’idea di Gasperini di Black Widow Records e mia. Una band in continua evoluzione, anche nel nome, ora Delirio and the Phantoms perché vede al suo interno un’altra figura fondamentale, mio figlio Chris Delirio alla batteria ma anche in veste di polistrumentista.” Ci vuoi parlare dei Delirio “I Delirio and the Phantoms sono un progetto che mi vede coinvolto sia come cantante Rock ma anche con le atmosfere tastieristiche più sinistre e prog, tipiche di me musicista. In questi anni la band, ha prodotto molti dischi, LP, singoli, DVD, compilation, Picture Flexi Disc Limited Edition (“The Cross” Black Widow Records, “Platinum” Fuel Records – Self Distribuzione ecc.) e una attività live che ci ha visto protagonisti in molti palchi di prestigio, come la serata con i Goblin a Genova, da cui abbiamo estrapolato un live official uscito sia in digitale sul nostro canale YouTube che su DVD. Abbiamo suonato talvolta da headliner, Sbamfest (TO), Leynirfest (MI), al festival tedesco Eber-Hart Festival, al CrossDarkGate Horror Festival, e successivamente non ultimo al Prog Fest, ecc. alla Dark Night Music Factory Live (CR) ecc” Un gruppo che vi sta danto grandi soddisfazioni… “Si, davvero grandi. Scrivere canzoni con mio figlio, Christian Pedichini (in arte Chris Delirio), è una cosa straordinaria. Ha davvero moltissime idee e si sta dimostrando un musicista pieno di capacità tecniche. La nostra musica è visionaria e ogni volta, ogni canzone rappresenta un’esperienza profonda di vita vissuta e si riallaccia al tema della metempsicosi dove passato e presente sono spesso legati e rendono i “fantasmi” anime che portano dentro di loro i segni del tempo come esperienze di vita vissuta, volte al processo evolutivo. Questa è la tematica principale della band e riuscire ad esprimerla in musica, nelle sue diverse ed infinite vesti, è affascinante e un viaggio per noi stessi. Le performance live sono ogni volta, un’esperienza ricca di emozioni, dove portiamo gli ascoltatori nel nostro mondo, attraverso determinate atmosfere e il nostro modo di fare lo show con Alessandro Lupo al basso e Paolo Oliveri alla chitarra, strumentisti davvero pieni di energia on stage. I video sincronizzati proiettati ad ogni canzone fanno da sfondo ai nostri concerti.” Il futuro per i Delirio “Siamo sempre in evoluzione e a breve ci saranno alcune date: la Halloween Celebration Carnival a Villa Reale Lucca, la più grande festa di Halloween d’Italia, e la Delirious Night al Metropolis, entrambe da headiner. Nel mentre stiamo lavorando ad un nuovo videoclip e singolo che è già uscito nella sua prima veste e versione 7” Picture Flexi Disc dal titolo “Haunted House”. Abbiamo firmato un contratto con la Irukandji Booking Live Promotion che si occupa del nostro management e della attività Live.” Perché ami così tanto le oscurità “Credo che siano per certi versi le rappresentazioni dell’inconscio. Si cerca fuori, si esplora ma in realtà si sta cercando dentro. L’oscurità è l’ignoto, è la voglia di esplorare mondi affascianti quanto inquietanti, per quello si vuole sapere e possiamo scoprire oltretutto potenzialità straordinarie.” Se non mi sbaglio sei anche produttore “Sono proprietario e produttore dell”FP Recording Studio, nato negli anni 90 e all’interno del quale sono passati tantissimi artisti che ho prodotto con tutta la pazienza e l’amore per questo tipo di lavoro. Ho collaborato con molte case discografiche e musicisti di spicco a livello internazionale di vario genereponofli. Anche questo è un tipo di mestiere dove ci si mette continuamente in discussione e si cerca di fare il meglio ogni volta.” I tuoi progetti futuri? “Sono proprietario e produttore dell”FP Recording Studio, nato negli anni 90 e all’interno del quale sono passati tantissimi artisti che ho prodotto con tutta la pazienza e l’amore per questo tipo di lavoro. Ho collaborato con molte case discografiche e musicisti di spicco a livello internazionale di vario genereponofli. Anche questo è un tipo di mestiere dove ci si mette continuamente in discussione e si cerca di fare il meglio ogni volta.” Hai un messaggio per i tuoi fans? “Sono proprietario e produttore dell”FP Recording Studio, nato negli anni 90 e all’interno del quale sono passati tantissimi artisti che ho prodotto con tutta la pazienza e l’amore per questo tipo di lavoro.Ho collaborato con molte case discografiche e musicisti di spicco a livello internazionale di vario genereponofli. Anche questo è un tipo di mestiere dove ci si mette continuamente in discussione e si cerca di fare il meglio ogni volta.”

Per saperne di più: https://www.facebook.com/freddy.delirio.9

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