Setak pubblica il video di Figli della Storia con ospite Simone Cristicchi

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Setak (nome d’arte di Nicola Pomponi) è originario di Penne in provincia di Pescara ed il suo album Assamanù continua raccogliere riconoscimenti e da questo lavoro discografico è stato estratto il singolo Figli della storia, accompagnato da un video emozionante che rafforza l’impatto del pezzo e vede la partecipazione speciale di Simone Cristicchi, conferendo alla canzone una dimensione ancora più profonda. Setak, in attesa di ricevere la prestigiosa Targa Tenco 2024 per il Miglior Album in dialetto, ci regala un’opera che è una riflessione sull’importanza della memoria storica.

Foto di Giuseppe La Rosa

“Assamanù”, pubblicato il 7 maggio 2024 e anticipato dal singolo “Curre Curre”, rappresenta la tappa conclusiva di una trilogia iniziata con l’acclamato “Blusanza” (2019) e proseguita con “Alestalé” (2021). In questo percorso musicale, Setak ha esplorato le tre fasi principali della vita: infanzia, adolescenza e maturità. “Figli della storia”, ultimo estratto dall’album, si inserisce perfettamente in questo viaggio interiore. Come racconta lo stesso Setak, il brano è un dialogo immaginario con una persona anziana, simbolo della storia e della memoria. “Le prometto che non la dimenticherò mai”, dice l’artista, sottolineando l’importanza di custodire il passato per costruire un futuro migliore.- Il videoclip è girato in bianco e nero dal regista Giuseppe La Rosa, arricchisce il brano con un’estetica semplice ma carica di significato. Attraverso un montaggio che alterna fotografie d’epoca e immagini contemporanee, il video esplora il rapporto tra passato e presente. Sottolinea il nostro fondatore Giancarlo Passarella .. E’ un chiaro invito a riflettere su come le storie e i ricordi del passato possano influenzare il nostro futuro: come dicevano gli Antichi Romani, la storia è maestra di vita e chi non la conosce, è spesso costretto a ripeterla! Ogni fotogramma è intriso di una sensazione di nostalgia, dove volti segnati dal tempo e luoghi ormai lontani evocano un senso di continuità tra le generazioni. La partecipazione di Simone Cristicchi, noto per la sua sensibilità artistica e il suo impegno nella valorizzazione della memoria storica, aggiunge ulteriore spessore emotivo al brano. La voce di Cristicchi si intreccia con quella di Setak in modo naturale, amplificando il messaggio di riflessione sul tempo e sulla memoria. Il brano, con le sue sonorità che fondono tradizione e modernità, si distingue per la sua capacità di unire radici locali a una visione globale, offrendo un’esperienza musicale intensa e universale.. Siamo figli della storia della memoria di quello che ci resta ma non c’è .. parlami sempre, non smettere mai. Siamo storia nella storia che si confonde e va quello che si posa su di me .. ti penserò sempre, non ti scorderò mai..

Foto di Giuseppe La Rosa

Setak con Assamanù ha raggiunto un livello di maturità artistica che lo conferma come una delle voci più interessanti della nuova musica d’autore italiana. La sua capacità di scrivere e cantare in dialetto abruzzese, senza mai rinunciare a una dimensione sonora internazionale, lo rende un cantautore capace di parlare a un pubblico ampio e trasversale. Con questo nuovo album e il singolo “Figli della storia”, Setak dimostra ancora una volta come la musica possa essere uno strumento potente per raccontare storie intime e universali allo stesso tempo. Dopo aver girato l’Europa con un mini tour in città come Parigi, Bruxelles e Amsterdam, Setak è pronto a tornare sui palchi italiani con nuove date, culminando il 17 Ottobre sul palco del Teatro Ariston di Sanremo per la serata del Premio Tenco. Sarà un momento importante per celebrare il suo lavoro e il riconoscimento della Targa Tenco per il Miglior Album in dialetto, un traguardo che sancisce l’importanza della sua ricerca musicale e della sua fedeltà alle radici culturali abruzzesi. “Figli della storia” è quindi molto più di un semplice brano: è una riflessione poetica sull’identità, la memoria e il tempo, che invita ciascuno di noi a custodire il passato per poter costruire un futuro più consapevole.