I robottoni anni ’70 ci catapultano nella storia della disco music italiana. Basti pensare a “I-Zenborg”, con i suoi fiati e violini eseguiti dai Superobots. Poi il maestro Vince Tempera (con ai cori anche un giovane Fabio Concato) ci rallegra con le sonorità robotroniche di “Goldrake” a furia di insalate di matematica e viaggi siderali.
Vince Tempera passava da Goldrake a Fantozzi alle sigle di Fantastico. Mentre “Jeeg Robot” era cantata sulla base giapponese (di Michiaki Watanabe) con il testo in italiano (interpretata da Roberto Fogu) con ritmo un po’ più rock (stessa cosa per la melanconica “Starzinger” dei Superorobots, mentre l’originale è di Isao Sasaki). Poi abbiamo, i cavalieri del re con “Devilman” e “Godam” che non sono discomusic ma ci intrattenevano con gusto musicale eccelso punteggiando l’opera di Nagai. Come dimenticare l’opera “Galaxy Express” di Leiji Matsumoto (affresco di cyber-neorealismo cosmico), con la trascinante sigla cantata dagli Oliver Onions. Che poi ritroveremo nell’italianissimo “Lo chiamavano Bulldozer” (regia di Michele Lupo regista di “Occhio alla penna” e “Bomber” (dove Bud lancerà la carriera di Jerry Calà) con la scatenata coppia formata da Bud Spencer e Gigi Reder (Filini), questa volta il brano viene riciclato sotto mentite spoglie con il titolo “Fantasy”. Senza tralasciare i Banco di Mutuo Soccorso che hanno composto ed eseguito la sigla di “Tom Sawyer”. Infine Nico Fidenco che ci faceva rabbrividire con la sigla di “Bem, il mostro umano” opera del 1968 con mostri più raccapriccianti e sanguinari che il tubo catodico ci abbia mai propinato. E Lino Toffolo che dopo “Johnny Bassotto” ci deliziava con “L’isola del tesoro” del regista Osamu Dezaki, noto per “Lady Oscar”, “Jenny la tennista” e l’epocale “Rocky Joe” (sigla degli Oliver Onions). Insomma grazie a questi vibranti autori che ci hanno accompagnato nei lunghi pomeriggi dell’infanzia, siamo riusciti a librarci spaziando dalla Disco Music (Ufo Robot) al progressive (Tom Sawyer) alle ballate gotiche (Bem il mostro umano). (a cura di Jean-Pierre Colella)