Domenica 6 Ottobre in concerto questi vessilliferi di uno sguardo obliquo trash (velato da nonsense ed amore per Beatles e Monty Python) ritornano sui luoghi dove sono nati: lo show di Bologna riporta Phil Anka, Ted Nylon e Bob Rodiatoce a rimembrare I giorni passati al Dams a lezione di Umberto Eco, ma anche le zingarate con Freak Antoni ..
Ted, giunge voce che ci avete provato gusto e vi esibirete a Bologna, forti delle emozioni appena avute a Rimini…. Ebbene si .. al Marecchia Social Fest di Rimini il 24 Agosto scorso scene di “Linomania” volutamente eccessive e da noi aizzate come non se ne vedevano da decenni. Tra il pubblico vecchi e nuovi fans, amici storici e perfino i nostri figli che ballavano scatenati sotto il palco. Segno che la nuova line up della band ha funzionato. Pensa che era dal gennaio 2020 che non ci esibivamo live e in quell’occasione (sempre a Rimini) facemmo un concerto in stile “confidenziale” poco prima del fatidico “Covid Time”. Poi nonostante qualche defezione dei nostri storici compagni di band, noi tre fondatori (Phil, Bob e Ted) avevamo ancora voglia di fare cose assieme, anche canzoni nuove da aggiungere al repertorio originale in qualche caso riveduto o riarrangiato. Così dopo il successo di Rimini siamo stati “ingaggiati” anche a Bologna per il Finger Food Festival per suonare sotto la famosa Tettoia Nervi di Piazza Lucio Dalla a Bologna, Domenica 6 ottobre alle 21..
Ted, sua moglie Nico ed i loro due figli
Per quei due o tre miliardi di persone che non vi conoscono, ti faccio la domanda più difficile: chi sono Lino e i Mistoterital e soprattutto … che musica fanno? Lino ei Mistoterital sono una attempata band italiana di rock in lingua italiana, dove la quota divertimento è alla base della sua poetica. (Soccia che serietè!) Nei decenni abbiamo inventato generi diversi per classificare o squalificare la nostra musica: Afro-parrocchiale, Rock Trifulgido, New Wafer .. ma è difficile anche per noi definirci. Siamo nati nei primi ’80 al Dams di Bologna dove ho conosciuto Bob e Phil a lezione di Umberto Eco e la prima passione e grande influenza che ci ha accomunato sono stati i Beatles. Poi il citazionismo, il non-sense, il gioco di parole, i suoni Sixties inglesi ed americani ed una presa per i fondelli degli stilemi del Rock (certi atteggiamenti, posture, mode che ci stavano strette). Aggiungici i Monty Python, gli Skiantos (nostri amici), i Blues Brothers, il Mod revival, la Tv dei Ragazzi e l’intelligente cretineria di ogni tempo per cui all’inizio venivamo bollati come “demenziali” (termine al quale non appartenevamo completamente) ma anche a volte atmosfere malinconiche o dark: fai un frullatone ed eccoci magicamente apparire. Dopo svariati demotapes artigianali (divenuti oggi rarità di culto) abbiamo inciso due dischi (quando ancora c’era il vinile): Bravi Ma Basta (River Nile, Emi 1988) e Altri Nani (Diva Records, 1991) che però non mettevano a fuoco completamente la nostra vera dimensione: quella live fatta anche di gags tra una canzone e l’altra, scenette, avanspettacolo, scherzi e cabaret di bassa lega, accessori, improvvisazione e scambio col pubblico che sicuramente fanno la differenza. Noi “andiamo visti” oltre che sentiti. E se verrete a Bologna ve ne accorgerete, Del resto se si riformano anche gli Oasis (forse per altri motivi cioè: una barca di soldi) perchè non possiamo farlo anche noi (per una scialuppa si salvataggio appena galleggiante e con qualche spicciolo sul fondo)?
Vogliamo descrivere la vostra attuale line-up e quei membri importanti nella storia dei Lino e i Mistoterital che però non ci saranno sul palco bolognese del 6 Ottobre? Oltre ai fondatori Phil Anka (Roberto Grassilli, vox e armonica), Bob Rodiatoce (Bobbi Gualtirolo, vox e chitarra), il sottoscritto Ted Nylon (Checco Garbari, vox e cembalo) si sono aggiunti: Tim Tunita (Andrea Palaia al basso), Martin Gala (Rino Cavalli alla batteria) e Pier De Poule (Francesco Mattuzzi alle tastiere). Gli ultimi 3 sono “vecchie conoscenze” di Rodiatoce in quel di Bolzano dove si sono già trovati a collaborare e suonare assieme. Già nel 2020 erano presenti: Ian Shetland (Fabio Gurioli) al basso in sostituzione dello storico Ronnie Shetland (Vincenzo Guidetti) e Guglielmo Tela (Geo Ventura) alla chitarra che aveva preso il posto del veterano Lauro ‘O Cardigan, oltre a Steve “Cotton” Job (Stefano Giobbi) alla batteria che sostituiva (poco prima del nostro LP d’esordio) il giovane Paul Syno (Stefano Marmocchi).
Ma quanto si diverte Ted Nylon ad esibirsi come dj con fonovaligia e gli usati 45 giri della sua collezione? Moltissimo. Trovo che il suono del vinile sulla fonovaligia a valvole (anche in Mono) sia ancora insuperato per ricchezza di frequenze, sfumature ed effetto “presenza”. Ormai le orecchie moderne si sono assuefatte ai suoni pseudo-impeccabili dell’mp3 che manca invece di “calorosità”- Poi qualche fruscio ci può stare… Inoltre spezzo una lancia a favore del 45 giri: comodissimo perchè non devi stare a cercare l’inizio (come nei 33 giri) e la dinamica è superiore essendoci più informazioni all’interno di un’unica facciata. E poi vuoi mettere la comodità della fonovaligia dove apri ed hai già in un unico oggetto: giradischi, amplificatore e cassa/casse e lo puoi usare (con batterie) anche in spiaggia o al pic-nic. Addirittura qualche mio dj set con la fonovaligia rispetta filologicamente il tipo di fruizione degli anni ’60: finito il pezzo c’è il naturale “buco” per cambiare il disco (come del resto succedeva nei Juke-box). il concetto di canzoni mixate per non far perdere le danze ai ballerini in pista è nato negli anni 70….
Cosa farai da grande? … il Trattore (nel senso di gestore di trattoria).