Daniele Vettori 4tet feat. Max Ionata – Sincerely Mine (Dodicilune Dischi Ed568)

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Prodotto da Daniele Vettori e Maurizio Bizzochetti, l’album è targato Firenze: infatti Sincerely Mine è stato registrato alla Sala del Rosso Fiorentino e mixato all’Infondo Studio. Importanti sono le foto di Andrea De Donato, così come la bella cover di Fandorina Liza. Questa rapida scrittura (leggermente inclinata sulla destra) esterna voglia, creatività e financo una intrinseca esigenza comunicativa. Ha infatti dichiarato l’artista .. Il disco nasce da un periodo particolare della mia vita, in cui gli stimoli esterni ed i miei stati emotivi mi hanno portato a comporre numerosi brani in poco tempo. Dopo aver inciso molti album, anche di generi diversi, sono giunto alla personale conclusione che le migliori composizioni siano quelle scritte con totale sincerità verso sé stessi e tese alla ricerca della propria personalità artistica; libere da stilemi legati ai generi e prive di aspettative inerenti qualsiasi forma di tecnicismo. Personalmente considero fondamentale che le composizioni rispecchino non solo ciò che l’autore vuol trasmettere, ma ciò che l’autore è, sia musicalmente che umanamente, in quel determinato momento … Sarebbe davvero interessante scoprire l’emotività di Daniele Vettori, proprio grazie all’aiuto di un grafologo, abile nel cogliere tratti e stili, subito assimilabili ad una particolare propensione caratteriale, frutto di un dato momento nella vita di una persona. L’iniziale Garden Island è un brano che in apparenza tende a creare serenità, ma questa non sembra unita ad una tranquillità emotiva: palpabile è proprio quel fuoco sotto la cenere ed è un modo di comporre che in Daniele Vettori non è comune negli altri sei brani del disco. Garden Island non può assolutamente fare all’amore con Killer Joe e nemmeno con la conclusiva Celeste: viene pertanto da domandarsi se hanno avuto la stessa genesi o se sono state composte nello stesso periodo, magari in un luogo preciso e vivendo un particolare momento personale. In questa disanima ci vengono incontro le stesse parole dell’artista, sempre contenute all’interno del cd .. Il filo conduttore di questo lavoro è legato a questo tipo di approccio alla scrittura che, non nego, a volte si è rivelato difficile e destabilizzante: la ricerca della propria personalità artistica porta inevitabilmente a momenti conflittuali, in cui, per esser veramente sinceri con sé stessi e mettersi a nudo, vengono meno tutte le certezze maturate negli anni. Mi auguro che l’ascoltatore riesca a cogliere questa filosofia, che ha prevalso nei miei processi creativi, e l’autenticità con la quale ho affrontato la stesura di questo album … La guida al progetto è la chitarra di Daniele Vettori, ma sembrano importanti i differenti contributi suonati dagli altri musicisti, non semplici comparenti ma protagonisti dell’originalità lirica dell’intero progetto. Volentieri allora plaudo al lavoro svolto da Max Ionata tenor saxophone, Leonardo Volo piano, Guido Zorn double bass e Francesco Cherubini come batterista.

Tracklist di questo disco: Garden Island, JK, The biggest man, The way out, Killer Joe, Some year after, Celeste.