Scomparso due anni fa, è stato uno dei fondatori e primo Presidente di AGIMP Associazione Giornalisti e critici Italiani di Musica Popolare contemporanea. Al via il bando per l’assegnazione della prima edizione del Premio Giornalistico 2024 “AGIMP – Michele Manzotti”, promosso da AGIMP, in collaborazione con L’Ordine dei Giornalisti della Toscana, Fondazione ODG Toscana e il quotidiano La Nazione. Il premio è dedicato alla figura di Michele Manzotti e l’obiettivo è quello di promuovere la formazione, premiare e riconoscere l’attività di giovani giornalisti/e musicali di carta stampata, online, radio e televisione in ambito musicale. Sottolinea il nostro fondatore Giancarlo Passarella…La sua passione per la musica si era concretizzata nelle recensioni, ma anche per il lavoro di scouting e promozione discografica che faceva come Il popolo del blues. Mi mancheranno i suoi sorrisi, la sua lealtà (assai rara nel nostro mondo), la sua calma serafica che celava una carica emotiva forte e dannatamente contagiosa..
“Se nella mia vita ho avuto un maestro di musica è stato certamente Michele”, ricorda Laura Morotti, moglie di Michele Manzotti, “Il suo insegnamento è stato quello di farmela vivere attraverso concerti e incontri, che a volte sono diventati belle amicizie. La sua passione per la musica spaziava dalla classica al blues, dal folk al soul, dal jazz al rock. Il tratto distintivo di Michele è sempre stato la ricerca e lo studio costante di nuovi strumenti e generi musicali. Mi auguro che questo Premio, che ne onora la memoria, aiuti a promuovere una grande curiosità per la musica e la voglia di trasmetterla da parte delle nuove generazioni di giornalisti musicali”. Il premio “AGIMP – Michele Manzotti” è organizzato da AGIMP per la prima volta in collaborazione con l’ODG Toscana, la Fondazione ODG Toscana e il quotidiano La Nazione. Questa nuova fase del premio, volutamente riportato in Toscana dove Michele ha svolto il suo impegno in modo impeccabile, vuole segnare il giusto riconoscimento da parte di AGIMP – di cui Michele è stato uno dei principali fondatori e primo Presidente -, di ODG Toscana, di Fondazione ODG Toscana e La Nazione, ad un uomo e un professionista, alla sua passione, competenza, professionalità e abnegazione. Al premio possono partecipare giornalisti e giornaliste che alla scadenza del bando non abbiano ancora compiuto 40 anni di età. È possibile partecipare con articoli, interviste, recensioni, servizi/video-servizi e podcast su temi musicali. Il bando completo è disponibile sul sito ODG Toscana, Fondazione ODG Toscana e AGIMP.
“Il Consiglio dell’Ordine dei Giornalisti della Toscana è orgoglioso di aver contribuito all’istituzione del Premio giornalistico dedicato a Michele Manzotti, un riconoscimento per portare avanti l’eredità culturale di Michele, giornalista de La Nazione e consigliere del nostro Ordine”, afferma il presidente dell’Ordine dei giornalisti della Toscana, Giampaolo Marchini, “Grande esperto di musica, Michele ha portato avanti questa passione con competenza e professionalità; ha conosciuto tutti i più grandi artisti del blues e del rock, ma ha anche scoperto giovani talenti italiani. Il suo impegno professionale resta e ora, grazie anche a questo premio, viene tramandato alle giovani generazioni”. Anche la direttrice del quotidiano “La Nazione”, Agnese Pini, ricorda che “non poteva esserci iniziativa migliore di questa per ricordare il nostro collega Michele Manzotti. La sua passione e la sua competenza per la musica erano un tratto così distintivo di Michele che è impossibile non ripensare, come capita spesso, ai tanti momenti trascorsi insieme a lui a parlare di classica, lirica o del suo amato blues. Ma Michele amava tutti i generi ed era sempre felice di condividere qualche sua nuova scoperta con chi gli stava accanto. E questo premio in suo nome diventa ancora più significativo proprio perché è rivolto alle nuove generazioni di giornalisti che seguono e seguiranno le orme professionali di Michele, sicuramente un esempio al quale fare riferimento”. Per il presidente di AGIMP, Alex Pierro “ho conosciuto Michele ormai qualche anno fa, credo fosse il 2016, l’ho intervistato per una rubrica che seguivo all’epoca. Ricordo chiaramente che quello che mi colpì immediatamente furono i suoi modi e i suoi occhi gentili, di una gentilezza che poi ho scoperto essere un suo preciso tratto distintivo, tangibile in tutto quello che ha fatto. Dopo quel primo incontro la conoscenza si è approfondita, gli incontri si sono ripetuti con la condivisione di idee, di intenti e di progetti, fino alla nascita di AGIMP. Mentre il progetto AGIMP cresceva, si è reso necessario anche dargli una forma istituzionale, con l’attribuzione dei ruoli, la nomina delle cariche e a tutti noi coinvolti in questa avventura è sembrato assolutamente naturale, all’unanimità, conferire a Michele la carica di primo Presidente di AGIMP. Per me è stato un onore succedergli in questo ruolo, consapevole degli oneri che comporta rilevare l’eredità di Michele, persona impareggiabile dal punto di vista morale, umano e professionale”.
Michele Manzotti è nato a Firenze nel 1960 (è mancato a Roma il 28 aprile 2022, all’età di 62anni). E’ stato giornalista e musicologo. Dopo essersi laureato in Lettere nel 1986, ha collaborato con varie riviste, e ha insegnato storia della musica al Liceo musicale di Arezzo. Assunto al “Resto del Carlino” nel 1990, dal 1995 ha lavorato a “La Nazione”. Nel 2002 in “Civiltà Musicale” è stato pubblicato il suo catalogo delle musiche non operistiche di Arrigo Boito. Dello stesso anno è l’uscita del libro “Attilio Brugnoli – Il pianoforte e la sua mano” (Polistampa, Firenze) con cd allegato, con la prima incisione assoluta delle musiche di Brugnoli; compositore di cui ha poi raccolto l’opera omnia per l’Enap, stampata da Laterza nel 2006. Ha curato inoltre trasmissioni per l’emittente Rete Toscana Classica. Ha scritto anche i libri “My name is Pasquale” dedicato a Nicola Arigliano (con Ernesto de Pascale, Stampa Alternativa 2003) e Jethro Tull (Editori riuniti 2003). Dal 2011 ha diretto il sito “Il popolo del Blues” ed è stato uno dei conduttori dell’omonimo programma radio su Controradio Firenze. Ha fatto parte dell’European Folk Network. Per Instarock ha curato il saggio “Jethro Tull, la diaspora del XXI secolo”. È stato tra i fondatori e primo presidente di AGIMP. Come ricordava Michele Manzotti: “Perché un’associazione di giornalisti musicali? Specialmente ai giorni nostri quando la stampa specializzata ha subìto una contrazione di presenza, così come le pagine culturali nei giornali e nei periodici sono sempre di meno, con il web che invece di valore aggiunto rischia di perdersi in mille pagine dagli stessi contenuti? Eppure la musica non si è mai fermata, al di là dei risultati e dei gusti personali. Anzi, ha trovato nuove forme di espressione: si è fatta liquida, si appoggia a quei social nati con scopi diversi. Allora, forse, a maggior ragione, del giornalista o del critico musicale ce n’è sempre più bisogno, proprio per indirizzare un ascoltatore (o più preferibilmente un acquirente) a fare una scelta giusta. E in un periodo come quello attuale, c’è bisogno di parlare e confrontarci per darci degli strumenti comuni di approccio e di metodo, al di là della propria sensibilità personale e dello stile di scrittura. Soprattutto va dato uno sguardo importante alle giovani generazioni, perché crescano di pari passo con i loro coetanei che affrontano la difficile carriera nel mondo delle note. Un’utopia? Forse. Ma per parafrasare una frase di Michele Manzotti: spesso le idee si possono concretizzare e difficilmente questo avviene se si è da soli. Ecco perché è necessaria un’associazione dei giornalisti che dedicano la loro professionalità alla musica, espressione essenziale di ogni cultura”.