Paolo Presta – Ibridanze (Dodicilune Dischi Ed564)

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Il fisarmonicista e organettista calabrese ha presentato questo disco Sabato 13 Luglio all‘Ex Convento di Belmonte, ritornando così nelle zone dei suoi avi: questo spazio (gestito da Stefano Cuzzocrea che dal 2006 ospita residenze creative, spettacoli e rassegne, tra un agrumeto e la chiesa dei cappuccini) era la location giusta per riuscire a cogliere il pathos con cui l’artista ha aperto il suo famoso cassetto dei sogni .. facendo un’autoanalisi, all’ascolto viene fuori una certa irriquietezza, data da frequenti cambiamenti improvvisi: navigo in una mare tranquillo, dove un leggero venticello mi rassicura .. Se questa descrizione vale per molti di noi, pensate come si deve sentire l’artista, per definizione ipersensibile e pronto a cogliere (in anticipo) se la quiete viene rovinata da una tempesta. Brani come Alacrisio e Giochi di ninfe sono trame su cui corrono sensazioni positive, pronte a pugnare con ostacoli previsti ed anche abilmente celati: la forza della sua musica sta proprio nel raggranellare i mattoni di un progetto, anche se vittime sanguinanti di perfidi trabocchetti! Il titolo del disco è un neologismo pieno di energia: come molti enzimi, le due parole che lo generano chiamano la nostra attenzione su cosa sia una danza, ma anche il valore positivo del suo essere ibrida: è lo stesso ragionamento filosofico che facciamo quando in letteratura valorizziamo una riscrittura o nel rock valutiamo se un tributo è ben fatto o è solo la fotocopia del brano strafamoso! Non è perciò un ossimoro l’iniziale Amore e rabbia, ma quasi il biglietto da visita dell’intero disco: lo stesso valore lo assume Tammurriata de Buenos Aires, portatrice anche di ricordi storici e la vedrei bene come colonna sonora sui viaggi della speranza fatta dai nostri emigranti attorno al 1870, quando (come nel caso del mio bisnonno) partivano da Napoli per approdare in Argentina .. e perciò avevano in testa la tammurriata (o la pizzica) e trovavano il tango. Questo album è una selezione di alcune idee musicali che Paolo Presta ho messo nel cassetto, perché si è lasciato ispirare da quello che lo circondava. Con molta umiltà ha ripensato ad ogni brano, ne ha parlato con il produttore Maurizio Bizzochetti ed assieme hanno costruito questo progetto, mettendo in copertina una foto di Michele Catanzariti, splendida nel giocare con le varie tonalità del blue. O del blues?


Tracklist di questo disco: Amore e rabbia, Ibridanza no.2, Giochi di ninfe, Tammurriata de Buenos Aires, Il bosco del corvo, Fun G, Alacrisio, Ibridanza, Marzo 2020.