Pantaeisti ed istintivamente mistico/religiosi, si muovono tra un rastremato dark folk ed un sentito omaggio a aqua mater et ignis pater, senza dimenticare gli altri due elementi che regolano la nostra vita ed il rapporto con la terra che ci ospita. Le loro ultime produzioni (compreso il precedente Pomegranate) ha fatto scrivere di un suono dark wave neoclassico, ma mi sembrano definizioni e neologismi che lasciano il tempo che trovano, perché la forza degli Ataraxia è la loro coerenza e costanza: coerenza perché (pur esplorando terreni e culture diverse) la barra del loro progetto è sempre tenuta salda verso una stella e costanza perché pubblicare 30 album (in questa Italia poco coraggiosa sul fronte musicale) è un vero e proprio record! Qualche giorno fa si sono esibiti a Roccapelago (siamo nell’Appennino Modenese a poca distanza dal confine con la Toscana, zona magica ed anche storicamente importante) e l’evento Sulle ali del passato (dentro una piccola chiesa) ha esaltato la loro componente celestiale: con pochi elementi, Francesca Nicoli è sembrata una sacerdotessa celtica, pronta a studiare lo Stabat Mater, magari nella versione opera rock che il cantautore Franco Simone ha realizzato una decina di anni fa. Lo stesso Jacopone da Todi avrebbe dato il suo plauso ad alcuni brani che rappresentano l’architrave su cui si regge il nuovo disco Centaurea: mi riferisco alla conclusiva Coelestis, ma soprattutto a Nox Incubat e Galen, dove gli Steeleye Span fanno all’amore con Diamanda Galas, mentre in lontananza Roberto Cacciapaglia sbircia la scena, perché vuole candidarsi come arrangiatore e cerca il momento buono ..
Centaurea è un concept album più etereo di molti altri prodotti dagli Ataraxia, saldamente strutturati su questa line-up: Francesca Nicoli vocals Vittorio Vandelli electric guitar Giovanni Pagliari keyboards, programming. Centaurea alterna momenti maestosi a vere e proprie serenate oniriche, sfiorando l’ambient o i tappeti sonori tipici delle sedute yoga o di psicoanalisi: l’invito pertanto è di chiudere gli occhi, perché tanto ci pensa la mente a cogliere sinergicamente quella brezza piena di pathos che il loro nuovo disco vi offre. Sino a fine Agosto sono in tour in Sud America, quindi cercateli da Settembre in poi: partite dal loro profilo Facebook per scoprire il loro personale concetto di bellezza universale.. urbi et orbi!
Tracklist di questo disco: The Source, Aetas Aurea, Porselanae, Nox Incubat, Aqua Mater, Galen, Viriditas, Ignis Pater, Of Snow and Sapphires, Coelestis.