Mancino vince la 18° edizione del Premio Botteghe d’Autore

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La giuria era composta Duccio Pasqua (RAI Radio1), Mimmo Paganelli (discografico), Francesco Paracchini (direttore L’Isola che Non C’era), Gennaro De Rosa (presidente dell’Associazione Musica Contro le mafie), Alessia Pistolini (critica musicale), Gaetano d’Aponte (Premio Bianca d’Aponte), Leonardo Pascucci (critico musicale). Sottolinea il nostro fondatore Giancarlo Passarella .. Complimenti ad Ivan Rufo, perché con la finale di Mercoledì 7 Agosto del Premio Botteghe d’Autore si raggiunge quota 18 e questa cifra banalmente riporta alla mente la maggiore età con tutti i suoi obblighi, oneri ed onori: come ho detto in tempi non sospetti, porta bene passare da questo piccolo/grande festival che si svolge ad Albanella .. Il contest (organizzato dall’Associazione Botteghe d’Autore, in collaborazione con InfoCilento.it e sotto la direzione artistica di Ivan Rufo) ha visto premiare per il Migliore testo il leccese Massimo Donno con “Terra”, mentre per la Migliore interpretazione Devil A con “Le strade della mia città” e il Migliore arrangiamento il riminese Enea con il brano “Daisy”. La kermesse ha visto l’apertura del giovane albanellese Giovanni Lamberti alias Giovanni Elle.

Con il brano “Colpa del mondo”. Ivo Mancino, alias Mancino (fotografato da Marianna Spagnuolo), classe ‘98 nasce nel grembo di una terra arsa dalla cultura, i Campi Flegrei. Il suo stile fonda radici nel teatro e nel cantautorato Italiano abbracciando il pop, il folk-rock e l’amore per la chitarra. Durante la serata, la cantautrice Patrizia Cirulli ha omaggiato Eduardo De Filippo, in occasione del quarantennale della scomparsa di una delle figure più significative della storia del nostro teatro, con la trasposizione in musica delle poesie “Fantasia” e “Si t’o sapesse dicere” entusiasmando il pubblico presente. Successivamente insieme alla presentatrice Concita de Luca, interessante l’incontro con Duccio Pasqua, tra gli autori insieme a Foffo Bianchi e Francesca Gaudenzi del libro “Storie di straordinaria fonia. A chiudere la manifestazione l’ospite più atteso, uno dei più importanti e amati cantautori italiani, protagonista indiscusso della musica d’autore, Ron che si è esibito in un set acustico di circa 30 minuti con la consueta raffinatezza e sensibilità, omaggiando il pubblico con alcuni dei sui brani storici .

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