Metal on Metal Records: intervista a Simone Peruzzi…

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Simone Peruzzi e Jowita Kaminska si conoscono nel 2006, mentre nel 2007 nasce la Metal On Metal Records. Una delle label dedicate all’Heavy Metal tradizionalista. Le sue produzioni sono di notevole spessore artistico e hanno un catalogo molto curato e particolarmente interessante. Per conoscere di più su questa poderosa label abbiamo intervistato Simone che ha risposto in maniera approfondita alle nostre domande.

Quando avete fondato l’etichetta? “Abbiamo deciso di avviare Metal on Metal Records a fine 2007, e la prima uscita è stato il CD doppio dei Catch 22 “Soulreaper: Evilution/Devilution”, esattamente il 4 aprile del 2008, in occasione della decima edizione del prestigioso festival tedesco Keep It True. Ma i Catch 22 non era l’unico titolo che proponevamo come nuova etichetta: avevamo anche prodotto il volume cartonato “KEEP IT TRUE Festival History Book” proprio per celebrare quell’evento. Inoltre offrivamo un CD compilation gratuito, “Metal on Metal Records Promo Vol. 1”, con 2 track per ogni band delle 7 che avevamo programmato di far uscire in quell’anno. Conteneva, oltre a Catch 22, anche Heathendom, Nomad Son, Fallen Angels, Skelator, Battlerage e Metal Law. Sono tutte declinazioni del metal classico, dal thrash al doom, e se qualcuno è curioso di ascoltare questo “reperto” lo può fare dal nostro Bandcamp...” E’ stata una scommessa? “No, per niente. È stata una conseguenza logica. Jowita, come fotografa e artista, era già in contatto con molte delle band che abbiamo prodotto nel 2008. Per esempio, aveva già realizzato la copertina del debut album dei berlinesi Metal Law, oltre a disegnarne il logo. Lo stesso per le cover dei Catch 22 e dei Fallen Angels, che sono nate prima della label. E sempre per motivi artistici era già in rapporti amichevoli con Albert Bell dei Forsaken, che al tempo ci propose il nuovo progetto dei Nomad Son. E le altre band sono arrivate così naturalmente, da conoscenza a conoscenza…” Come avete iniziato a strutturare la Metal On Metal Records? “Essendo solo 2 persone, fu naturale dividersi i compiti: Jowita si occupava dei contatti con i gruppi e con la stampa, più degli aspetti di promozione e di quelli puramente artistici, mentre io, Simone, della parte economica, dei rapporti con dealer e clienti, lavoro che mi veniva naturale data la mia esperienza da commerciante. Inoltre ho realizzato la grafica della maggior parte delle nostre, a oggi luglio 2024, 114 uscite. Al tempo i carichi erano più bilanciati, ma oggi Jowita si occupa dell’85 percento delle esigenze dell’etichetta e io le do una mano. Come dico sempre a tutti: è lei il boss, e non è una battuta.” Chi ha scelto il monicker per l’etichetta? “Anche scegliere il nome è stato abbastanza naturale e quindi indolore. La storia è questa: come già detto, Jowita ha realizzato cover e logo del primo Metal Law, “Night of the Wolf”, del 2007. Essendo io un graphic designer di professione, è venuto naturale alla band affidarmi il layout del booklet. Ero abbastanza soddisfatto del risultato e, elencandomi nei credits, volevo che ci fosse un contatto email nel caso qualche altro gruppo cercasse i miei servigi. Non volendo un indirizzo email generico (mi sembrava poco professionale), acquistai il dominio metal-on-metal.com. La decisione fu semplice essendo io e Jowita enormi fan di Lips e degli Anvil e “Metal on Metal” uno degli inni della nostra musica. A qual punto possedevamo già il dominio e ci venne, poco dopo, spontaneo usarlo anche per la label.”

Il fatto che l’etichetta sia composta da marito e moglie cosa comporta? “Che ogni tanto si litiga su quale band scegliere per l’etichetta! 🙂 A parte scherzi, non penso che ci siano differente dalle normali dinamiche di quando si lavora fra coppie, con pregi e difetti. In ogni caso, come già detto, Jowita è il boss e ha la parola finale.” Cosa si prova a prendere per mano un vostro CD appena prodotto? “Cerchiamo di curare nei minimi dettagli ogni nostra release, dal punto di vista visuale intendo, dato che non ci permettiamo mai di interferire con le scelte dei musicisti, se non per scegliere quali canzoni escludere in caso di prodotti eccessivamente lunghi in durata (non siamo fan di album troppo lunghi). Questa attenzione parte ovviamente dalla copertina – con la combinazione di illustrazione, logo e titolo – e poi si riversa all’interno del booklet. Non posso affermare che siamo gli unici a farlo, perché non posso essere sicuro, ma per esempio rileggiamo più volte le liriche durante l’ascolto delle canzoni per fare in modo che corrispondano con il cantato. Ti stupirà, ma ci sono quasi sempre degli errori, che noi ovviamente correggiamo. Comunque per rispondere in breve: che il prodotto preso in mano sia interessante a vedersi, possegga un qualcosa, un’anima, come la musica che contiene, e professionale.” Qual’è il vostro criterio di scelta per una band? “Facilissimo: che la musica ci piaccia un casino, che ci colpisca fin dal primo ascolto. Valutiamo solo con il cuore e la passione dei fan, non sapremmo procedere in modo differente. Chiaro che in seguito facciamo anche delle valutazione economiche, ma che a nostra memoria queste considerazioni non ci hanno mai ostacolato dal produrre qualcosa che ci piaceva davvero. Possiamo permettercelo dato che non mettiamo in cantiere molti titoli ogni anno, da 5 a 8 in genere. Siamo convinti che il mondo non abbia bisogno di musica inutile.” A proposito di band quali le prossime release? “Ultimamente abbiamo scovato un sacco di gruppi doom, tanto che volevamo cambiare il nome in Doom on Doom Records! Due di queste band sono in uscita il 25 luglio 2025, in occasione dell’Headbangers Open Air: i francesi Solstitium, “an incredible mix of epic heavy and doom metal with doom/death”, e gli svedesi Dread Ogre, un trio di doom tradizionale con membri di Stonegriff e Grand Magus. Poi seguiranno i IV Sigillo, con il batterista e il bassista dei magnifici Thunderstorm – una band di cui l’Italia potrà sempre andare fiera – affiancati dall’ex-cantante degli Epitaph, altro fiore all’occhiello del dark sound. Infine gli Elusive God, dalla Croazia, e qui siamo vicini a nomi come Evangelist, Candlemass e Solitude Aeturnus, quindi altissimo livello. Quattro band doom, almeno come base, ma anche estremante diverse far loro e altrettanto estremamente personali. Il consiglio ovvio per i curiosi di leggere le news sul nostro sito https://metalonmetalrecords.com o, meglio ancora, ascoltare la musica dal nostro Bandcamp https://metalonmetalrecords.bandcamp.com” Come giudicate la scena metal internazionale? “Dipende… I festival “grossi” per noi non hanno più molto senso, nel senso che mancano i gruppi capaci di attirare le masse, almeno per quanto riguarda il metal tradizionale. Quali sono i nuovi Iron Maiden? I nuovi Judas Priest? I nuovi Slayer? Motorhead? Black Sabbath? Twisted Sister? I nomi che hanno fondato il genere si sono estinti e quelli che ancora si esibiscono, anche con rimaneggiamenti e sostituzioni, non potranno farlo ancora a lungo. Judas Priest senza Halford? Già visto, e non funziona. In poche parole, questo tipo di band non esiste più e non è emerso alcun degno sostituto. I festival “piccoli”, invece, quelli a cui bastano dalle 500 alle 2.000 persone per andare avanti e non hanno bisogno di nomi troppo importanti per vendere biglietti, lì sta la stabilità della scena metal. Festival in cui si possono provare soddisfazioni a vedere un capace gruppo locale. Il metal classico, in tutte le sue varianti, diverrà sempre più underground. Per noi, ben venga.” Quale gruppo vorreste metter sotto contratto (vostro sogno proibito)? “Domanda difficile. Ci siamo consultati un po’ e abbiamo deciso per 3 nomi, così d’istinto, fra le band che amiamo di più: Asphyx, Overkill, Saint Vitus.”

Per saperne di più: https://www.facebook.com/MetalOnMetalRecords

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