Peter Hammill, tra i padri fondatori del prog rock britannico con i suoi Van der Graaf Generator, torna in Italia con un tour da solista il prossimo autunno. L’artista si esibirà giovedì 14 novembre a Roma (Auditorium Parco della Musica Ennio Morricone), sabato 16 novembre a Napoli (Museo di Donnaregina), lunedì 18 novembre a Milano (Teatro Elfo Puccini), mercoledì 20 Novembre a Firenze (Teatro Puccini) e giovedì 21 novembre a Padova (Sala dei Giganti / Palazzo Liviano). I biglietti per tutti i concerti saranno in vendita dalle 10 di mercoledì 17 luglio, sui circuiti Ticketone (tutte le date) e Ticketmaster (Padova). Il tour è organizzato da Barlety Arts. All’età di settantacinque anni e con cinquantacinque anni di carriera alle spalle, Peter Hammill è ancora on the road, anche se a un ritmo un po’ più lento. Il polistrumentista britannico ha influenzato una lunga lista di artisti e ha esplorato molti diversi stili musicali nel corso di una carriera discografica che ad oggi conta oltre cinquanta album. Da sempre indipendente, è un pioniere del home recording e per molti anni ha gestito una sua etichetta, la Fie! Record.
Nati a Manchester nel 1968, i Van der Graaf Generator per anni hanno girato il mondo con le loro tournée nonostante cambi di lineup, periodi di pausa e reunion, fino a quello che sembrava essere il definitivo scioglimento della formazione nel 1977. A quel tempo Hammill aveva già pubblicato una serie di album da solista, dischi che sfidavano lo stesso concetto di songwriting ed erano caratterizzati da composizioni innovative e dalla sua voce appassionata. Nella fase iniziale della sua carriera da solista Hammill investe in apparecchiature di registrazione all’avanguardia e costruisce un proprio studio, e questo gli consente di continuare a sperimentare senza la supervisione di una major. Oltre a scrivere canzoni, esplora anche il territorio della musica concreta e composto per film e balletti. Nel 2004 i Van der Graaf Generator registrano un primo album di reunion, “Present”, e riprendono ad andare in tour insieme. Questo non impedisce a Peter di continuare con il suo lavoro da solista, guadagnandosi il consenso di pubblico e critica grazie all’intensità delle sue performance dal vivo. Continua ad essere un artista dinamico con un sorprendente catalogo alle spalle – l’ultimo suo lavoro da solista è In Disequilibrium (2021) insieme alla band progressive svedese Isildurs Bane – e anche se non ha mai avuto un nome realmente famoso, la sua carriera è stata e continua a essere ricca di soddisfazioni.