Fabi, Silvestri e Gazzè: padroni della festa al Circo Massimo

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Al Circo Massimo di Roma Niccolò Fabi, Daniele Silvestri e Max Gazzè a distanza di 10 anni dal loro progetto comune “Il Padrone della Festa“, sono tornati insieme sullo stesso palco per un concerto unico e irripetibile. Pubblico delle grandi occasioni sabato 6 luglio in quello che è ormai diventato uno dei luoghi più ambiti per chi fa musica dal vivo.

Niccolò Fabi, Max Gazzè e Daniele Silvestri al Circo Massimo (foto di Giovanni Buonomo)

“Il 2014 resta un bel ricordo, ma diverso da adesso, allora decidemmo di convivere un paio di anni assieme, cantando insieme, facendo viaggi insieme”, spiegano i tre musicisti, “È stato come prenderci una pausa dalla quotidianità”, ha detto Niccolò Fabi, “per cambiare i nostri punti di vista, le angolazioni. Lavorare insieme e scoprire le modalità altrui è anche una terapia che ti dà elasticità nel pensiero. Viene da chiedersi come tre cantautori fuori dalle logiche televisive e radiofoniche riescano a portare qui 50 mila persone. Questo concerto è più ricco, denso, significativo rispetto a quello di 10 anni fa, questo è un concerto irripetibile”. Per Daniele Silvestri “la terapia ha funzionato e questo concerto è una specie di richiamo del vaccino. Ci siamo sentiti migliorati”. Un concerto che lascia intravedere nuove occasioni. “Io voglio andare in pensione”, ha detto scherzando Max Gazzé, “queste sono iniezioni di stimoli, pensavo di passare i prossimi 20 anni a fare musica per hobby. Non ho bisogno di sgomitare e arrampicarmi per fare chissà che cosa, ciò non fa parte del carattere di nessuno di noi tre. Siamo molto in sintonia. Questa cosa è una bevanda energetica, una carica. Come ci siamo ritrovati? Invecchiati. Tuttavia, un’esperienza del genere nessuno di noi tre la può fare con qualcun altro. Siamo compatibili, la dinamica che ci lega rende tutto più facile. Nessuno di noi invade lo spazio dell’altro, cantiamo ogni pezzo come fosse nostro. E cantiamo e suoniamo senza tutta quella roba registrata imbarazzante che si sente oggi sotto ai concerti, noi siamo anacronistici”.

Niccolò Fabi al Circo Massimo (foto di Giovanni Buonomo)

Nella scaletta si parte con “Come mi pare” da “Il padrone della Festa”, poi brani del repertorio di ciascuno dei tre. Sul palco tutti i musicisti che li hanno accompagnati da sempre con Daniela Pes, Emma Nolde e Anna Castiglia che hanno suonato in apertura per scaldare il pubblico. Tre ore di musica, ricordi, aneddoti, racconti, con le “mirabolanti” introduzioni alle canzoni di Daniele Silvestri, tra i brani dell’album e i loro singoli. Una scaletta di ben 32 brani, e due band: Gianluca Misiti, Roberto “Bob” Angelini, Jose Ramon Caraballo Armas, Max Dedo, Piero Monterisi e Adriano Viterbini, hanno suonato i brani dell’album, lasciando spazio agli altri amici di sempre della Magical Mystery Band, Fabio Rondanini, Gabriele Lazzarotti, Daniele Fiaschi e Duilio Galioto che hanno accompagnato i tre artisti in alcuni dei loro più celebri brani. Unico ospite della serata a sorpresa è stato Rancore, che è salito sul palco per cantare “Argento Vivo”, insieme con Daniele Silvestri.

Max Gazzè al Circo Massimo (foto di Giovanni Buonomo)

C’è stato anche il cortometraggio animato con la voce di Gino Strada che parla della guerra in generale, “con la sua forza che vale più di 1000 slogan” dicono i tre in coro. Del resto Emergency, Medici senza Frontiere e l’Africa Cuamm sono sempre stati nei loro cuori. “Nella musica attuale mancano i locali di anni fa”, ha detto Max Gazzè, “I ragazzi oggi hanno una modalità diversa di fare musica, noi suonavamo in cantina e la musica era il prodotto che ne usciva. Oggi c’è una tecnologia diversa, i ragazzi sono molto più indipendenti a livello creativo seppure perdono la fisicità nelle relazioni ma questo è il problema della società contemporanea. È un fatto sociologico che va oltre la musica”. Secondo Daniele Silvestri “sono cambiati i modi ma c’è un alto consumo di musica italiana di fronte alle scuole, tutti i ragazzini sentono artisti italiani. Merito anche dell’effetto Sanremo che ha saputo adattarsi e sparecchiare andando verso altre direzioni”. Tra i tanti ricordi che si sono susseguiti in una serata piena di emozioni non poteva l’omaggio a Gianluca Vaccaro, produttore e fonico dell’album “Il Padrone Della Festa”, scomparso nel 2017. Un pubblico di tutte le età ha accompagnato gli artisti cantando ogni singolo brano, ovviamente l’apoteosi è arrivata durante “Testardo”… branco che a detta di Fabi “… sono 2 ore che lo state aspettando..”, e di tutta risposta Daniele Silvestri non ha nascosto il fatto che “…è una soddisfazione per questo coro”.