Le battaglie sinfoniche dei film di James Gunn

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Il film “I guardiani della galassia” di James Gunn, è una battaglia sinfonica (curata da Tyler Bates). All’interno troviamo Dave Bautista nel ruolo di Drax, un guerriero spaziale che odia ballare. Altro film con un guerriero spaziale è “La storia fantastica” con Andrè the Giant ed in questo caso le musiche sono curate da Mark Knopfler dei Dire Straits.

Andrè the Giant comparirà insieme ad altri wrestler nel video “The Goonies ‘R’ Good Enoug” di Cyndi Lauper dei Goonies (colonna sonora di Dave Grusin). Tornando ai guardiani, è interessante il riferimento a “Footloose”(musiche di Kenny Loggins), venerato dal protagonista Starlord che ha elevato Kevin Bacon all’eroe supremo del pianeta terra proprio per il suo talento da ballerino, mentre Drax appartenente ad una razza di guerrieri inamovibili e granitici si vanta di essersi innamorato di sua moglie proprio perché si rifiutava di ballare. Nel film di Gunn (proveniente dalla factory di Lloyd (Troma)Kaufman, che fa un cameo nel film) abbiamo una frizzante compilation di brani Pop, dato che il logo del film è una audiocassetta anni ’80 dal forte valore simbolico nel film. Si va dai Jackson 5 con “I Want You Back”, a “David Bowie con “Moonage Daydream” nei viaggi siderali della Milano. Senza dimenticarci del video diretto da David Yarovesky “Gurdians Inferno”, che vede l’allegra brigata dei Guardiani della galassia scatenarsi in un tripudio di danze in salsa Disco Music. Altro scatenato guerriero spaziale è Jack Black in “Super Nacho” questa volata con le musiche grunge di Beck e del burtoniano Danny Elfman avvezzo ai supereroi (Darkman, Spiderman e l’Hulk di Ang Lee). Il personaggio di Jack è ispirato ad una storia vera: un prete messicano (Benitez che compare anche nel film) che si diede alla lotta libera per salvare un orfanatrofio. Come avviene al protagonista del videogioco “Tekken”, il wrestler “King” dal volto di giaguaro. Questo videogioco ha ispirato i frenetici combattimenti di “Matrix”, sia per il ritmo delle evoluzioni di Neo, che per le colonne sonore Techno che trascinano lo spettatore nei meandri della matrice del cyberspazio. Insomma, grazie alla famiglia spaziale di Gunn abbiamo potuto librarci nello spazio, con una ottima colonna sonora e riflettere sul potere terapeutico e catartico della danza.
(a cura di Jean-Pierre Colella)