Tutto esaurito giovedì 20 giugno alle Terme di Caracalla di Roma per l’atteso debutto de “L’ultima notte rosa – The Final Tour” di Umberto Tozzi. L’artista ha voluto celebrare quello che è stato annunciato come l’ultimo tour della sua carriera dedicando al pubblico quasi 30 date italiane e 30 in 4 continenti tra il 2024 e il 2025.
In circa due ore di concerto il cantante ha proposto ben 24 brani. Sul palco l’artista è stato accompagnato da una band composta da Raffaele Chiatto (chitarra), Riccardo Roma (batteria), Elisa Semprini (cori), Antonio Petruzzelli (basso), Gianni D’Addese (tastiere), Lapo Consortini (chitarra e direzione artistica), Alice Spinelli (cori) e Marco Valacchi (cori), oltre all’Ensemble Symphony Orchestra diretta da Andrea Benassai. Sono numerosi i record in termini di successi discografici che hanno caratterizzato la vita artistica di Tozzi, a partire da “Ti Amo”, secondo brano in scaletta risalente al 1977, capace di rimanere ai vertici delle classifiche per più di sette mesi, stracciando ogni record di vendita e vincendo l’edizione di quell’anno del Festivalbar, e che ha attraversato ogni confine con le sue numerose reinterpretazioni, fino ad arrivare a essere al centro di una delle scene clou della fortunata serie “La casa di carta 4”. In scaletta si sono succeduti successi come “Gli altri siamo noi”, “Gli innamorati”, “Si può dare di più” e “Immensamente”. Ma c’è stato spazio anche perle di pregio come “Equivocando”, “Qualcosa qualcuno”, “Eva” e “Lei”.
L’ennesimo esempio di come l’arte di Umberto Tozzi abbia da sempre scavalcato tutti i confini, geografici, temporali e soprattutto culturali, è il numero impressionante di capolavori cinematografici e serialità televisive che in questi 50 anni di carriera hanno scelto le hit del cantautore come colonna sonora. Il pubblico ha applaudito e cantato a squarciagola brani come “Gente di mare” e “Io camminerò”, riscoprendo anche chicche come “Dimentica dimentica” e “Donna amante mia”. Lo show ha dato la possibilità all’artista di eseguire anche dei brani inediti. In particolare, presentando il primo in scaletta “Vento d’aprile” l’artista ha spiegato di averla scritta e dedicata “a una bambina che adesso è in paradiso e che ho avuto modo di conoscere personalmente. Per quel che ho potuto, ho cercato di sensibilizzare rispetto alla ricerca del trapianto di midollo osseo. La sua vicenda mi ha veramente profondamente toccato e mi auguro che la scienza possa presto salvare tanti bambini”. Poi è stata la volta della seconda novità, “Torna a sognare”, per poi riprendere con “A cosa servono le mani”.
Tozzi pesca a piene man da tutta la sua discografia ultradecennale, e così c’è spazio anche per “Tu sei di me”, “Il grido”, “Dimmi di no” e “Io muoio di te”, prima di lanciarsi nel gran finale composto dagli evergreen “Stella stai”, “Tu” e l’intramontabile “Gloria”, super hit mondiale “Gloria” – scelta per la colonna sonora del film di Martin Scorsese “The Wolf of Wall Street”, ma anche per il film cult “Flashdance” diretto da Adrian Lyne – che ha portato il nome di Umberto Tozzi oltreoceano grazie all’interpretazione del brano realizzata da Laura Branigan nel 1982.