NuovoNormale – Due (Baracca & Burattini B&B 24001)

Tempo di Lettura: 2 minuti

NuovoNormale è il traguardo dei percorsi sghembi..NuovoNormale è il contrappunto alla resilienza. Con queste frasi, il gruppo di La Spezia ci accoglie su Facebook: pubblicando il secondo album (a distanza di due anni dal precedente), la curiosità si fa forte! E’ ancora Franco Battiato il loro faro illuminante? La risposta è semplice: sì, ma c’è una decisa e marcata vicinanza al prog rock di elegiaca ricerca, come quello di Peter Hammill, King Crimson e Van Der Graaf Generator, anche se l’uso della lingua italiana ci fa citare anche gli Osanna. Nei NuovoNormale conosco Andrea Imberciadori fin dai imberbi provini in sala prove con la sua prima band Malenky Slovos. Quell’humus new wave e financo rock non è mai stato dimenticato, ma ora la strada intrapresa è di cristallina ricerca: il confronto con la metrica innata della lingua italiana, trova dei momenti di poesia come nel caso della conclusiva Preghiera, ma è con Cosa ne avrebbe detto Erik? (giustamente lanciato come singolo in anteprima all’album) che parte forte l’applauso. Arguta la frase che completa il titolo (mi riferisco a canzone da dimenticare), un viatico verso le riflessioni di Erikson: scomparso 30 anni fa, Erik Homburger Erikson è stato uno psicologo tedesco naturalizzato statunitense. E’ divenuto famoso per aver inserito i problemi della psicoanalisi infantile in un contesto di ricerche sociologiche: non per niente aveva studiato a Vienna sotto la guida di Anna Freud ed August Aichhorn. Il gruppo spezzino ne apprezza le teorie che invitano a lasciarsi alle spalle ogni tipo di esperienza (fisica o morale) per ricominciare a guardare al futuro con la giusta carica. La cartina al tornasole di come i suoi semi stiano germogliando nel progetto NuovoNormale è senza dubbio il brano La promessa di un uomo, giustamente inserita nel disco (e progetto sociale) Parole liberate: oltre il muro del carcere: mi sarei invece aspettato più pazzia nel loro remake di Rock’n’Roll Robot di Alberto Camerini e nel brano Il più lungo giorno (dedicata a Dino Campana), mentre trovo assai efficace (perché angosciante) l’intero progetto grafico del cd, partendo dalla copertina.

Trackist di questo disco: Cosa ne avrebbe detto Erik? (canzone da dimenticare), Bombe, Il più lungo giorno, La promessa di un uomo, Cyberbullo, Rock’n’roll Robot, Sei minuti, Cubo blu, Nel sotterraneo, Preghiera.