Dopo il duplice assaggio con l’EP di tre tracce “Ci sono dei bambini” e il singolo Cattiva, per Rokas l’attesa è terminata: fuori stanotte (21 giugno) il nuovo album In quella casa in fiamme ci sono dei bambini, il terzo progetto discografico del cantautore cross-genere disponibile su tutte le piattaforme digitali per Digitale 2000.
Prodotto dal duo Granato e con la direzione creativa di Rokas, In quella casa in fiamme ci sono dei bambini è un album dal titolo audaceed evocativo, che Rokas ha cominciato ad immaginare partendo da alcune reference cinematografiche -su tutte Profondo Rosso. Il risultato: un racconto in 13 tracce pop che con schiettezza esplora l’indifferenza, la paura, gli affetti e i difetti di ognuno di noi davanti al pericolo. Ruotando attorno all’immagine di una casa in fiamme -simbolo di emergenze e decisioni critiche che la vita mette davanti- Rokas racconta, tra sonorità e tocchi synth in stile anni ‘80, quei momenti in cui il desiderio di agire si scontra con l’inerzia emotiva, a ricordare che non basta guardare da un’altra parte / per non pensarci più. Diviso in due metà distinte, ma interconnesse, In quella casa in fiamme ci sono dei bambini si sviluppa come un ciclo narrativo di pericolo e soccorso che si eleva a potente metafora dell’esperienza umana, dipingendo un quadro vivido delle complessità e contraddizioni che spesso ci si trova a vivere. Una casa sta bruciando, un passante chiama i soccorsi, una centralinista cerca di tenere la situazione sotto controllo: è con questa scena che “Gioia Violenta” apre l’album, seguita da 6 tracce dal ritmo sostenuto e bpm incalzanti che riflettono situazioni di tensione e pericolo. Dall’energia adrenalitica della prima metà del disco, che pulsa al ritmo di “Se Cado giù” e della catchy “Che voglia”, “Fine Violenta” fa da apripista a tracce dal tono più cupo e introspettivo, segnando un cambio di passo verso la riflessione e la disillusione: un bad trip raccontato in “Non so”, un amore unilaterale in “Scemo” e l’ansia e il senso di smarrimento affrontati in “Paura di non farcela”.
Ad impreziosire l’album due collaborazioni nate da un’affinità umana oltre che artistica. È in “Compromessi” che l’universo di Rokas si fonde con la musica di Ghemon dando vita a un brano delicatissimo che testimonia la lotta universale tra idealismo e realtà: “Compromessi” è quello che succede quando, nonostante le buone intenzioni, ci si ritrova a piegarsi a una realtà che non ci corrisponde, anche a costo di mettere da parte noi stessi pur di assecondare gli altri. Il secondo feat dell’album è affidato alla giovane cantautrice Matilde in “Facile”, un duetto tra due innamorati che esplora l’intensità emotiva di un amore complicato: mi batte il cuore / di nuovo tu / ti sento forte / mi porti ad un tocco da quello che non avevo più. A chiudere l’album “Brutto sogno”, che esplora la natura premonitrice dei sogni, spesso presagio di brutti segni e capaci di rivelare le paure più nascoste (Odio se dici che succede innamorarsi di qualcun altro). Nell’attesa di ascoltare il nuovo album, la sua “Giorni Stupidi” con EDONiCO (feat. Granato & Baci Ovunque), brano campionato da Marracash nell’album “NOI, LORO, GLI ALTRI”, continua a viaggiare velocissima, con oltre 2.5 MLN di stream su Spotify, trend di Tik Tok, e recentemente rientrato a 4 anni dalla pubblicazione ai vertici della classifica “Viral 50” su Spotify. Il 28 giugno Rokas porterà la sua nuova musica e tutto il suo mondo sul palco del Valley Festival, tra le colline marchigiane a Tolentino, arricchendo la line-up del day one.