Le notti dell’Underground: a Milano torna il Nuovo Festival di Re Nudo

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Venerdì 21, sabato 22 e domenica 23 giugno 2024 alla Fabbrica del Vapore il Nuovo Festival di Re Nudo che, a 50 anni dalla prima edizione a Milano, torna nel capoluogo lombardo: Le notti dell’Underground saranno tre giorni di imperdibili appuntamenti che dureranno fino alle 5 del mattino. Negli spazi della Fabbrica del Vapore i protagonisti di questa festa aperta alla cultura saranno artisti indipendenti under 30 con musica, video, street art, fotografia, letteratura, poesia, teatro, danza. Fil rouge e tema del Festival sarà “Il mondo che vuoi tu”. Il patron del Festival è Luca Pollini, già direttore del periodico culturale del “nuovo” Re Nudo (trimestrale in vendita in libreria, negli store on-line e su renudo.org). L’ingresso a tutti gli eventi in programma al Festival è gratuito.

«Le Notti dell’Underground sono un ottimo esempio di promozione e valorizzazione della cultura underground, che continua a rappresentare un’importante parte vitale della scena culturale di Milano“, dichiara l’Assessore alla Cultura di Milano, Tommaso Sacchi, “Privilegiare i percorsi che nascono dalla società, piuttosto che far calare dall’alto interventi o iniziative, è sicuramente la cifra della nostra programmazione culturale, nel solco della quale il Festival di Re Nudo, una grande festa gratuita e aperta alla città, si inserisce perfettamente. Fabbrica del Vapore, poi, è senz’altro il luogo ideale per ospitarlo, vista la sua natura ibrida e aperta, capace di far dialogare linguaggi ed esperienze come in un grande laboratorio culturale». Commenta Maria Fratelli, dirigente dell’Unità progetti speciali e Fabbrica del Vapore: «Difficile parlare dei giovani o per i giovani, forse anche inutile. Necessario è ascoltarli, provare a dialogare, scoprire e supportare il loro talento e immaginare il futuro come appare dalla loro prospettiva che, inevitabilmente, non coincide con la visione di chi la giovinezza la conserva solo nel cuore. Con Re Nudo Fabbrica del Vapore si fa osservatorio e prova a guardare lontano».

Luca Pollini

Per il patron del Festival Luca Pollini «nella storia i giovani hanno sempre portato ricerca, innovazione e voglia di realizzare utopie. E non è vero che “tutti i tempi sono uguali” perché la situazione di oggi è senza precedenti: la speranza – e di conseguenza la creatività – per diversi motivi è ridotta al lumicino. L’intento delle Notti dell’Underground alla Fabbrica del Vapore è quello di spingere verso un ritorno al concreto e a un progressivo abbandono del superfluo, oltre a un rinnovato interesse – da parte non solo delle nuove generazioni – verso tutto ciò che è alternativo». Complessivamente ci saranno 44 eventi in programma che dureranno complessivamente 40 ore. Ci saranno oltre 80 artisti e 12 associazioni (Nuovo Rinascimento, AiEp, Luca Coscioni, Emergency, ViviDown, Amnesty Internatiomal, Wherehouse, Piccola accademia di Poesia, Revol Wave Orchestra, Woman4Woman, Voci di Periferia, Divertimento Ensemble), due scuole (Arte & Messaggio e Istituto Italiano di Fotografi).

Il Festival di Re Nudo nel 1972

Tutto nasce in provincia di Palermo, nel 1971, quando il giornalista e fotografo Carlo Silvestro con l’allora compagna Silvia Fardella del Living Theater di New York apre a Terrasini una Comune. La comunità, che ha sede a Villa Fassini, dimora nobiliare in stile Liberty che era stata proprietà della famiglia Florio, è uno spazio di assoluta sperimentazione dove ciò che è stato trasmesso dalla scuola, dalla famiglia o anche dalla Chiesa, viene messo da parte, perché s’inventano un modo diverso di osservare e vivere le cose. La Comune è frequentata da attori, giornalisti, scrittori, poeti. È il periodo storico secondo il quale in politica o sei comunista o sei di destra; o sei all’interno della grande tradizione del partito operaio o sei un conservatore. La terza via, quella artistica, creativa, esistenziale, è vista come un mondo un po’ leggero, disimpegnato, qualunquista. E Re Nudo, una delle principali riviste italiane di natura libertaria dedicate alla controcultura e alla controinformazione che aveva appena iniziato le pubblicazioni, invece, questa terza via vuole intraprenderla. E proprio a Terrasini, vedendo l’energia che un gruppo di artisti può sprigionare quando si incontrano, nasce l’idea di un Festival alternativo, in controtendenza con il disinteresse della sinistra extraparlamentare nei confronti della musica rock. Lo slogan è «Facciamo che il tempo libero diventi tempo liberato». Nella Comune in molti si offrono di collaborare alla realizzazione di un raduno musicale che sia anche uno spazio di comunicazione tra le persone. L’obiettivo è che oltre gli spazi dedicati al sociale e al politico, si preveda anche la “dimensione esistenziale”. È il 1974 quando il Festival di Re Nudo è pronto a conquistare la città di Milano e approda al Parco Lambro per cinque giornate che coinvolgono un pubblico di circa centomila persone che va dai militanti extraparlamentari, ai semplici appassionati di musica, studenti, operai, artisti, femministe, freakettoni, turisti, curiosi, giornalisti e i sociologi arrivati per studiare il “fenomeno”. Il “nuovo” Re Nudo – periodico trimestrale – è diretto da Luca Pollini ed è in vendita in libreria, negli store on-line e su renudo.org.

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