Festa della musica: su Rai 3 il cartoon di Bono Vox e i documentari su La Bussola e i Nomadi

Tempo di Lettura: 4 minuti

Programmazione speciale per la Festa della Musica sulla Rai. Venerdì 21 giugno, in occasione della ricorrenza, che ogni anno celebra la musica in tutti i suoi generi, Rai 3 si caratterizzerà per una programmazione tutta speciale. Si inizia alle ore 15.25 con una nuova versione della celebre favola “Pierino e il lupo” basata sulle illustrazioni di Bono Vox degli U2 e proposta dalla direzione Rai Kids: l’opera (disponibile anche su RaiPlay) sarà poi proposta anche su Rai Gulp venerdì 21 giugno alle ore 17.30 e sabato 22 giugno alle ore 22. Il cantante e fondatore degli U2 apre e chiude una nuova suggestiva versione della storia senza tempo, con i suoi disegni animati e la musica di Prokofiev. Il racconto è adattato da Sophie Headwood e Séamas O’Really. Sui titoli di coda Bono canta “Nothing to be afraid of” scritta insieme a Gavin Friday – che è anche il narratore nella versione originale inglese – e Michael Heffernan.

Picture Shows: Peter

Lo speciale animato, prodotto da Blink Industries e Irish Hopice Fountation, e distribuito dalla BBC, segue la classica storia di “Pierino e il Lupo” rivisitata dal musicista e compositore Friday con “The Friday-Seezer Ensemble” che esegue la partitura di Prokofiev, riarrangiata da Maurice Seezer e dallo stesso Friday, mentre l’animazione del film si basa sulle illustrazioni originali di Bono Vox. Il cortometraggio è caratterizzato dalla fusione di animazione 2D tradizionale disegnata a mano con un mondo fisico ricostruito sul set tipico della stop-motion e racconta un Pierino dodicenne, in lutto per la perdita della mamma e ora affidato alle cure del nonno. Dopo aver tanto sentito parlare di un famigerato lupo a piede libero, Pierino decide di attraversare il grande prato e di inoltrarsi nel bosco per cercare di trovare per primo la belva e affrontarla. Nella sua impresa incontra personaggi che lo aiuteranno nella sua ricerca e si scontra invece con i cacciatori che mirano alla ricompensa per la cattura del lupo. “Il messaggio di consapevolezza, coraggio e resilienza che era al centro della sinfonia originale riecheggia costantemente nella nostra interpretazione, mentre abbiamo trasformato la fiaba tradizionale in un adattamento originale che tocca anche il tema della perdita, del riscatto e della guarigione – hanno dichiarato Friday e Bono – La nostra speranza è che questo ‘Pierino e il lupo’ diventi un balsamo per tutti i bambini che devono affrontare una perdita, mettendoli in contatto con il meraviglioso mondo musicale di Prokofiev che li affascinerà”.

Alle ore 21.20 andrà in onda in prima visione il film documentario “La Bussola – Il collezionista di stelle” di Andrea Soldani. Il film ricostruisce la storia del celebre locale della Versilia “La Bussola” e dell’imprenditore e geniale proprietario Sergio Bernardini, raccontato dagli artisti e dai frequentatori del locale. Il 4 giugno del 1955, Renato Carosone e la sua orchestra inaugurano a Le Focette, in Versilia, La Bussola. Il proprietario e impresario è un giovane appassionato e testardo, con un senso preciso dello spettacolo e delle evoluzioni successive della cultura musicale italiana: Sergio Bernardini, che nei decenni successivi riesce a portare nel locale le maggiori star internazionali, scopre talenti, rischia su interpreti raffinati e di nicchia. Impressionante la lista degli artisti che si sono esibiti a Bussola, Bussolotto (al piano di sopra, raccolto, per il jazz di Chet Baker e Romano Mussolini) e Bussoladomani (il teatrotenda con 6 mila posti inaugurato nel 1976, nel quale nel 1978 diede il suo ultimo concerto Mina).

La giornata si concluderà alle 23.05 con la replica del documentario di grande successo “Nomade che non sono altro” di Fedora Sasso, dedicato alla storia dei Nomadi, la band più longeva della musica italiana. L’opera, realizzata da Rai Documentari, celebra gli oltre 60 anni di carriera del gruppo musicale i Nomadi, del suo fondatore Beppe Carletti e di Augusto Daolio, nato a Novellara il 18 febbraio del 1947. Sono i primi anni 60 quando tra Modena e Reggio Emilia Beppe Carletti e Augusto Daolio decidono di formare una loro band. L’esordio avviene nel 1963 e il nome scelto è Nomadi. Nel 1966 inizia la collaborazione con un allora sconosciuto Francesco Guccini. Da questo sodalizio nascono canzoni che segnano una tappa fondamentale nel panorama musicale italiano. E nel 1972 arriva “Io Vagabondo”, ancora oggi canzone simbolo della band e inno per diverse generazioni. Il documentario racconta attraverso la testimonianza di Beppe Carletti la storia dei Nomadi e arriva fino al concerto evento che si è tenuto lo scorso giugno a Novellara dove la band ha festeggiato i sessanta anni di storia insieme al popolo nomade.  Due attori, Andrea Avanzi e Marco Santachiara interpretano Beppe e Augusto e conducono il pubblico nei luoghi dei Nomadi, Novellara, le valli e la bassa reggiana; in sottofondo le riflessioni di Augusto Daolio estratte da un’intervista radiofonica Rai “Lo specchio del cielo” del 1989. Il racconto è arricchito dalle testimonianze di Francesco Guccini, Luciano Ligabue Caterina Caselli, Rosario Fiorello. Il paroliere Alberto Salerno racconta della nascita di “Io Vagabondo”. Al racconto si aggiungono il cantautore Stefano Cisco Bellotti, i musicisti Cico Falzone e Daniele Campani, i figli Elena Carletti e Davide Carletti, il parroco di Novellara, Don Giordano Goccini, il giornalista Pino Strabioli e l’ex parlamentare e fan Renzo Lusetti. Le immagini di repertorio dell’archivio Rai ripercorrono le partecipazioni televisive e i concerti della band più longeva in Italia e prima di loro, al mondo, solo i Rolling Stones.