“La lingua del Santo” è il primo album di Petrigno artista poliedrico in quanto è cantautore, polistrumentista e illustratore, infatti sin da piccolo naviga tra la musica e il disegno facendo coesistere le due cose e lasciando che l’una ispiri l’altra. Il suo battesimo musicale comincia con il punk ma presto B.B. King e il blues diventeranno la sua principale ossessione. Iniziano le prime collaborazioni, tra le quali spicca quella con il cantautore Fabrizio Cammarata, e presto arrivano anche i primi esperimenti discografici e i tour nazionali e internazionali. Il disco nasce a seguito di un lacerante lutto che spinge il cantautore ad abbandonare Palermo, sua città natale, e a trasferirsi in una casa immersa nel bosco laziale. Questo lavoro si incrocia tra Mark Lanegan e i Depeche Mode rock. E’ album profondo che scava nei neri bassifondi dell’anima. Bel lavoro.
La tracklist
- Il mare
- Nella folla
- Domani partirò
- Fermati
- Il bar
- Il bosco
- Ho perso
- Tu lo sai