Con il sottotitolo di Live @ RSI, si comprende da subito che riporta alcuni dei momenti in cui (negli studi della Radio Televisione della Svizzera Italiana, sotto l’occhio attento del ticinese Sergio Albertoni) le due artiste hanno coinvolto l’ascoltatore: al centro di ogni incontro alcuni temi importanti (sogni, accettazione di sé, consapevolezza, il proprio lavoro) e poi dei ganci con canzoni che queste riflessioni le portavano in dote, grazie al lavoro artistico di autrici e cantautrici (da Nada a La Rappresentante di Lista, da Carmen Consoli a Grazia di Michele, Madame, Rettore, Giuni Russo, Alice, Mariella Nava, Paola Turci, Cristina Donà). Detto che vi ho sempre informato dei concerti live (in cui Chiara Raggi e Giovanna Famulari hanno avuto modo di mostrare che il loro “matrimonio artistico” era una formula che poteva coinvolgere un pubblico), voglio ora dare una dignità diversa a In punta di corde, valorizzandone la sua onestà come disco: sin dal package, ne percepiamo la grazia anche per la sua forma slim. Del gioco della copertina (che unisce le loro due labbra rosse, formandone una sola), ne ho già tracciato l’originalità: quello che emerge dall’ascolto (possibilmente in fase di relax) delle undici canzoni è che sono petali che corrono dentro un vortice, come il laniccio di polvere che improvvisamente vedi formarsi nel tuo moderno aspirapolvere. E questo ti meraviglia, perché eri convinto di aver pulito a fondo solo ieri, eppure vedi crescere sempre di più qualcosa che ruota e gira, sembra non fermarsi mai e poi genera (per partenogenesi?) qualcosa che rispettosamente osservi. Brani come Splendido Splendente o Alghero non puoi dire sia la prima volta che le ascolti, ma ti arrivano dalla voce di Chiara come una farfalla leggiadra e che vedi sempre più portatrice di ali davvero resistenti. E’ una situazione strana, ma forse è anche merito di uno strumento particolare come il violoncello: delicato e robusto, pesante da trasportare ed al contempo etereo nonostante la dimensione. Indubbiamente la sorpresa è nella bonus track, perché una canzone come Mi ritroverai è la summa di un connubio artistico fatto di anime gemelle che trasmettono impulsi che le portano sulla stessa sintonia d’onda. Il pathos più forte (con un coinvolgimento personale che mi strizza la bocca dello stomaco) da In bianco e nero, canzone che già avevo apprezzato dalla sua autrice, ma che (rispetto alla versione di Carmen Consoli) il duo Chiara Raggi & Giovanna Famulari dipinge di tinte diverse, donando alla chitarra ed al violoncello il ruolo di enzimatore cromatico, affidando ad ognuno di loro il ruolo di madre e figlia che tentanto di confrontarsi. Capirsi e rispettarsi….
Tracklist di questo disco: Ciao ciao, Splendido splendente, Mani giunte, Marea, Universo, Alghero, Come mi vuoi, In bianco e nero, Luna in piena, Come la musica, Mi ritroverai.