Il 12 Maggio è la Giornata Mondiale della Fibromialgia e Donatella Alamprese sarà la protagonista della serata benefit in programma allo splendido Teatro 13 di Via Nicolodi a Firenze: presenterà il suo fortunato spettacolo Le Voci di Eva. Assieme a Vincenzo Incenzo, Simone Cristicchi e Riccardo Polizzy Carbonelli, la Alamprese è Socio Benemerito dell’onlus che il dottor Paolo Scarsella presiede.
Un bentrovato al dottor Paolo Scarsella: da quanti anni è il presidente dell’onlus Vincere il Dolore? Qual è l’attività principale di questa realtà? Sono Presidente di Vincere il Dolore Onlus da circa tre anni: un’esperienza entusiasmante, occasione di crescita personale ed opportunità per far conoscere una piccola realtà locale anche al di fuori della Toscana. Infatti se la mission di Vincere il Dolore Onlus è quella di fare “formazione, informazione ed impegno sociale”, in questi mesi, oltre alle iniziative più strettamente scientifiche, quali i congressi medici sia a livello nazionale che a livello locale, abbiamo realizzato progetti di sostegno alle pazienti affette da Fibromialgia con percorsi di Pet Therapy dedicati. Attualmente siamo in fase di realizzazione di un progetto analogo in una RSA senese.
Avete in programma un importante evento per il 12 Maggio… Si celebra la “Giornata Mondiale della Fibromialgia”, una patologia invisibile, spesso non riconosciuta oppure minimizzata, nonostante nel 1992 sia stata inserita dall’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) nella Classificazione internazionale delle malattie e dei problemi correlati (International classification of diseases – ICD). La Giornata mondiale della Fibromialgia nasce per far conoscere un dolore diffuso e sordo, una malattia considerata “fantasma” ed ogni 12 maggio l’impegno è quello di sensibilizzare e invitare l’opinione pubblica e le Istituzioni a non sottovalutare una malattia che colpisce milioni di italiani, ma che tutt’oggi risulta difficilmente diagnosticabile. Il 12 Maggio abbiamo organizzato un evento benefico, per raccogliere fondi da destinare all’acquisto di una apparecchiatura per la stimolazione nervosa, efficace per alleviare alcuni sintomi della fibromialgia, che doneremo al Centro Multidisciplinare di Terapia del Dolore della USL Toscana Centro, diretta dal Dott. Luigi Gioioso, nel cui interno sono due ambulatori dedicati, uno a Firenze, al Palagi ed uno a Prato, al Giovannini. Perciò domenica 12 maggio, nel pomeriggio, presso il Teatro 13, a Firenze, in via Aurelio Nicolodi 2, gli artisti del gruppo Donatella Alamprese Ensemble eseguiranno brani di Autrici (la fibromialgia colpisce prevalentemente il sesso femminile)…… Tra l’altro Donatella Alamprese è una testimonial assai attiva dell’Onlus……
Perché proprio il 12 Maggio? In questo giorno del 1820 nacque Florence Nightingale, oggi considerata la fondatrice delle Scienze Infermieristiche moderne e una delle donne britanniche più influenti dell’Età Vittoriana. La Nightingale, – scomparsa a Londra nel 1910, dopo avere instituito una scuola per infermieri che esiste ancora oggi – soffrì molto probabilmente di fibromialgia.
Molti dei congressi che avete organizzato in questi anni, hanno come fil rouge la musica: come mai questa scelta? La musica è un linguaggio trasversale, esprime sensazioni ed emozioni; la musica può essere anche curativa: ci sono delle frequenze sonore che provocano modificazioni positive nel recupero metabolico dallo stress, sulla motilità gastrica e intestinale, nella riduzione del livello di ansia, ed anche un effetto protettivo del sistema cardiovascolare. Ed è proprio in relazione al suo potere curativo che si è sviluppata come disciplina ufficiale la musicoterapia che utilizza la musica e i suoi elementi (suono, ritmo, melodia e armonia) per facilitare la comunicazione, le relazioni, l’apprendimento, la motricità, l’espressione, ed in generale per dare supporto e promuovere il benessere psicologico della persona.
Quali artisti ha amato da giovane? Quali sono i cantanti/gruppi che ora la convincono di più? I miei primi vinili sono stati Creedence Clearwater Revival e Carol King, ma poi Led Zeppelin, Pink Floyd, Genesis, Neil Young, David Bowie, … non saprei, ho sempre ascoltato musica. La settimana scorsa sono stato al concerto dei Dave Matthews Band: tre ore di grande musica ed emozioni! Direi che oggi i gruppi che ascolto più volentieri vengono classificati, se così si può dire (è brutto classificare anche le emozioni, ma tant’è) come “Indie Rock”.
I tre libri (scritti con il nostro fondatore Giancarlo Passarella) quali peculiarità posseggono? Sono serviti a comunicare la mission dell’onlus che presiede? Decisamente si. Il primo, “Dolore No-Te”, una raccolta di interviste ad artisti ed operatori che ruotano comunque intorno al mondo della musica, mette in luce l’aspetto “democratico” del dolore: il dolore può colpire chiunque, indipendentemente da genere, età, razza, censo. Gli artisti, non solo nel campo musicale, ma anche i poeti e i pittori, sanno esprimere le loro emozioni in maniera originale e pertanto, leggere come questi hanno affrontato le loro storie dolorose offre senz’altro più di uno spunto di riflessione anche ai lettori più distratti. Il secondo, “Synch-Rock”, raccoglie le testimonianze dei congressi organizzati da Vincere il Dolore negli ultimi anni, molti dei quali sotto il titolo “Sincronica…mente”, incontri di medici, botanici, fisici, psicologi, agopuntori, sinologi, i quali, partendo dallo spunto del famoso brano dei Police, Synchronicity, hanno parlato della comunicazione in senso lato, forse il “lato oscuro“, “the dark side”, della medicina moderna. Nel terzo, pubblicato in occasione e specificatamente per testimoniare i primi 20 anni di Vincere il Dolore, Giancarlo Passarella ha intervistato i protagonisti dell’attività della Onlus, i professionisti con cui questa ha collaborato proficuamente, e le personalità che ne hanno condiviso le motivazioni. Vincere il Dolore infatti in tutti questi anni ha attivato percorsi formativi per operatori sanitari e sociali in appoggio a particolari patologie (come la nevralgia del trigemino e la fibromialgia) e percorsi informativi, poiché è solo grazie all’informazione che si aiutano i pazienti e le famiglie dei pazienti a trovare le cure ed il supporto necessari ad affrontare il dolore.