Mel Brooks ha prodotto il capolavoro “Elephant Man” di David Lynch. Le musiche sono curate da John Morris che guarda caso ritroviamo in molti film di Mel Brooks, da “Balle spaziali” a “Che vita da cane”.
Parlando di Lynch, non possiamo dimenticare “Dune”, prodotto da Dino de Laurentiis con le musiche dei Toto, il cameo di Sting e gli SFX di Rambaldi. In tutta la sua filmografia il regista, ha avuto come sodale collaboratore musicale, Angelo Badalamenti (Twin Peaks, Una Storia vera, Strade Perdute). Aprendo una parentesi, in “Il sole a mezzanotte” diretto da Taylor Hackford (Ufficiale e gentiluomo) con lo strepitoso pezzo di Lionel Richie “Say you, say me”, troviamo Gregory Hines ballerino che compare sia in “Il sole a mezzanotte” che nella “Pazza storia del mondo” di Brooks. Tornando a Badalamenti inoltre ha musicato per Lynch “Industrial symphony n° 1 the dream of the broken-hearted”, spettacolo presentato all’Opera House della Brooklyn Academy of Music. Julee Cruise canta tutte le canzoni dell’opera ed era già apparsa nel film “Velluto Blu”. Altra musa di Lynch è Isabella Rossellini che qui interpreta una enigmatica dark lady (famosa per aver interpretato “Il sole a mezzanotte”, “Cuore Selvaggio” e “La morte ti fa bella”). Tornando a Lynch non possiamo dimenticare Alan Splet che cura il suono nei film di Lynch particolarmente attento a trasmetterci quei suoi stranianti rumori dell’altrove, che influenzeranno anche il game designer Keiichiro Toyama creatore di Silent Hill (poi riproposto in pellicola da Chistophe Gans con stesso compositore del gioco Akira Yamaoka). Insomma il geniale Mel Brooks ha plasmato non solo l’immaginario Mondo della commedia demenziale, ma ha anche contribuito alla nascita di altri talenti (come Lynch) sempre con un occhio attento all’uso comico di colonne sonore nei suoi film con tempi giusti e motivi irresistibili. ( a cura di Jean-Pierre Colella)