Sfilate di moda, cinema, produzioni discografiche, sound per catene di negozi e adesso anche teatro. Sarà proprio quest’ultima la prossima tappa del viaggio creativo di Matteo Ceccarini, eclettico dj, sound designer, compositore e produttore milanese, che ha firmato le musiche di “Scene da un matrimonio”, in scena al Teatro Franco Parenti di Milano dal 14 al 24 marzo 2024.
Tutto è iniziato nel lontano 1994, quando suonava nei locali underground e il celebre stilista Gianfranco Ferrè scoprì il suo talento e la sua originalissima visione della musica attraverso una cassetta. Un incontro casuale che gli ha aperto la strada della moda, consentendogli di portare la musica del teatro di Maurice Béjart come sottofondo delle sfilate. La prima fu quella di Dior a Parigi, di cui curò la colonna sonora. In seguito, sono arrivati anche i jingles per la pubblicità, per poi passare alle esibizioni come dj nei party più esclusivi in tutto il mondo. Da Milano a Bali, passando per Praga, dove nel 2003 ha avuto l’onore di suonare alla festa privata per il sessantesimo compleanno di Mick Jagger. Oggi la sua carriera musicale include la composizione di brani per noti stilisti come Giorgio Armani, Vivienne Westwood, Christian Dior, Ferragamo, Valentino, Donna Karan e Hermes. Inoltre, Ceccarini ha contribuito alla colonna sonora di numerosi film e progetti cinematografici, tra cui “E la chiamano estate” di Paolo Franchi, “In Love with Shakespeare” di Alessandra Cardone e il cortometraggio “Twittastorie” di Asia Argento. Nel suo debutto a teatro, la sua musica accompagnerà il disagio della coppia formata da Giovanni (Fausto Cabra) e Marianna (Sara Lazzaro) nel nuovo adattamento teatrale di Alessandro D’Alatri sul testo del grande regista svedese Ingmar Bergman, con traduzione di Piero Monaci e la regia di Raphael Tobia Vogel.
La trama di “Scene da un matrimonio” ruota attorno a un rapporto di coppia che apparentemente funziona ma, in realtà, è segnato da crepe e insoddisfazioni, rabbia, risentimento e tensioni accumulate nel corso degli anni. La storia dei due personaggi rappresenta un riflesso universale delle relazioni amorose, che possono essere fragili, complicate e segnate da alti e bassi. Lo spettacolo esplora anche temi più ampi come il matrimonio, la famiglia borghese e le convenzioni sociali, criticando l’istituzione matrimoniale e mettendo in evidenza il peso delle maschere sociali che spesso impediscono alle persone di conoscersi veramente e di vivere una relazione autentica. Tutto questo viene narrato proprio attraverso le musiche di Ceccarini, che nella conferenza stampa di presentazione non ha rinnegato il suo poliedrico percorso: “Ringrazio Raphael per il coraggio e per questa proposta incredibile perché io provengo da un altro mondo, che è quello della produzione pura e della moda. Questo è il mio primo spettacolo teatrale”. Ceccarini ha poi spiegato nel dettaglio il lavoro musicale alla base di “Scene da un matrimonio”: “Non avendo nessuna tecnica di teatro ho agito d’istinto e ho creato una colonna sonora praticamente di ‘non musica’, lavorando in sottrazione nello stile del minimalismo tipico di giganti come Philip Glass e Arvo Pärt”. “Alla fine quello che ho cercato di trasmettere – ha concluso il compositore milanese – è una dilatazione del sottotesto, senza troppi arrangiamenti che avrebbero potuto condizionare l’ascoltatore. Sono molto contento di questo lavoro perché la musica si infila perfettamente nel disagio della situazione”.