Rock che sfocia in una sorta di psichedelia per lasciarsi trascinare in un cosmo confuso: ma non c’è alcuna strada privilegiata per arrivarci e godersi l’esperienza di questo viaggio. Per questo Keine Strasse è un fiume di emotività che arriva all’ascoltatore del Terzo Millennio, ma che avrebbe fatto godere i frequentatori della beat generation. Il disco si apre con un brano figlio dei viaggi lisergici della fine degli anni 60 e starebbe bene in una playlist in cui Soft Machine ed i Pink Floyd di Ummagumma la fanno da padrone! L’ascolto di When I Was Ten ha dunque un potere narratorio di sicuro pathos, perché la band si è ispirata alle vicende personali, ma anche alla visione futura che li unisce! Ziggurat è forse il brano più schizzato e financo zappiano, con un continuo narrare del cantato che stride con chitarre lancinanti lasciate in un apparente secondo piano: è l’invito per noi a soffermarci sulla copertina del disco ed a chiederci quale intuito abbiano avuto a concepire un album che racchiude tracce variegate che spaziano dal garage alla neo-psichedelia in un alternarsi di momenti dalle mille sfumature cromatiche, prima rilassati poi agitati, a tratti naive ed a volte quadri di una esposizione che sa di trip. Un brano come Sensual Crime unisce i Dissidenten ai Depeche Mode, lasciando spiazzato l’ascoltatore che ha scoperto in questa band un piccolo ritaglio musicale nel cosmo
Wake Up In The Cosmos nascono nel 2018 per volontà di Francesco Bigazzi (voce e chitarra). Un progetto che coniuga il garage e la neo-psichedelica di inizio millennio e nel 2022 conoscono il produttore Renato d’Amico interessato a chi compone fuori da schemi canonici: la collaborazione porta presto alla registrazione del loro primo album Keine Strasse pubblicato da Overdub Recordings e distribuito da Ingrooves/Universal Music Group.
Tracklist di questo disco: When I Was Ten, Keine Strasse, Ziggurat, Berenice, Sensual Crine, Outside/Inside, Frukstucken.
