Esordio letterario per il cantautore siciliano con il romanzo “L’altro”
Dopo 24 album e una quantità incalcolabile di collaborazioni e concerti in tutta Europa, Pippo Pollina si misura con la narrativa per dare respiro ad una storia troppo articolata per essere costretta nei tre minuti di una canzone: le vicende parallele di Leonardo Conigliaro, medico di un paesino dell’entroterra palermitano minato da una forte presenza della mafia, e Frank Fischer, giornalista tedesco noto per le sue coraggiose inchieste sugli intrecci tra politica e malaffare, sembrano procedere indipendentemente l’una dall’altra fino alla rivelazione di un segreto punto di contatto destinato ad innescare scelte fondamentali per le loro vite.
Sullo sfondo di queste vicissitudini personali, in filigrana, traspaiono bagliori autobiografici dell’artista migrante e un crudo spaccato della realtà sociale e politica dell’ultimo ventennio del secolo scorso, tracciato con la lucidità e la passione civile proprie dell’autore.
Il romanzo non fa che dare libero sfogo a quell’attitudine narrativa e letteraria, talvolta derivativa ma profondamente onesta e coerente, che da sempre permea l’attività musicale del Nostro. E anche se a tratti – come nelle canzoni – gravità e maniera tendono a prevalere su leggerezza e intuizione, l’opera è coraggiosa, ha un’architettura solida, uno sviluppo coinvolgente ed è sostenuta dalla sua ineludibile integrità e forza morale.
Il volume inaugura “Carte da Musica”, la nuova collana di narrativa di Squilibri aperta alle opere di “musicisti che intendano raccontare la loro visione del mondo anche in punta di penna”.
Pippo Pollina, ”L’altro”, Squilibri 2024